Ken il Guerriero - Hokuto No Ken.it

HNK Il più degno erede della scuola assassina definitiva

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view post Posted on 3/8/2016, 17:32     +3   +1   -1

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CAPITOLO 1: UN GRIDO BIFORCUTO

Una vecchietta dal passo incerto stava cercando di attraversare la strada, ma aveva scelto proprio il momento sbagliato: era l'unico giorno di mercato del mese e decine di carri passavano dal momento che quella era l'unica strada della zona che era stata risparmiata dai bombardamenti. La veneranda donna però era ostinata e decise di passare fregandosene dei pericoli.
Un enorme motociclista dopo aver intimato ai suoi compagni di fermarsi scese subito e aiutò la vecchietta ad attraversare la strada.
"Perché lo hai fatto, Zeta? Vuoi farci arrivare tardi al raduno motoapocalittico?" domandò un punkettone.
"Siamo già in ritardo. Siamo già alla fine del ventesimo secolo. Anche se il mondo è sconvolto dalle esplosioni atomiche e sulla faccia della terra gli oceani sono scomparsi e le pianure hanno l'aspetto di desolati deserti noi dobbiamo dimostrare che l'umanità è sopravvissuta aiutando le vecchiette ad attraversare la strada!" sentenziò Zeta.
Poco dopo i motociclisti passarono vicino a un pozzo ma trovarono tutti morti.
Anzi c'era uno che respirava ancora ma sembrava conciato male.
"Chi vi ha ridotto così?" chiese Zeta.
"E' stato il grande...il grande..." disse il moribondo.
"Il grande che?" esclamò perplesso il gigante.
"Hokuto!" urlò il moribondo mentre la testa gli esplodeva.
"Non esistono più microbombe in grado di fare questo. Deve essere una misteriosa arte ASSASSINA. Ma non avrò pace finché non avrò vendicato questi poveri paesani!" decise Zeta.

"Sono Bart. Due giorni fa ero a bordo dell'auto che ho assemblato con pezzi rubati. Ho notato un ragazzino che vagava per il deserto trasportando delle galline per fare il brodo alla sorella malata. L'ho investito e mi sono preso la gallina. Il bambino rimasto zoppo è morto di stenti, ma sfortunatamente il padre mi ha rintracciato ed ora eccomi qua! Tu invece sei il santarellino che ha rubato acqua dal pozzo!" raccontò un impertinente teppista al suo muscoloso compagno di cella.
"Avevo sete. Ho fatto di peggio quella volta che avevo sentito un rumore strano in garage!" rispose il palestrato scrollandosi le spalle.
Arrivò una bambina con un piatto di gnocchi di zucca che consegnò al nuovo prigioniero, ma il detenuto muscoloso glielo buttò in faccia e la prese per il collo.
"Mocciosa schifosa! Avevo detto gnocchi di spinaci! Secondo te sono diventato il grande e forte Kenshiro perché mangio cibo con zucche? No. Spinaci. Altrimenti sarei uno zuccone come te! Mi hai capito? Rispondimi se non vuoi che ti spezzi questo collicino!" urlò il ladro d'acqua.
"Non ti risponderà. Lynn quando aveva solo cinque anni consegnò i propri genitori a dei predoni in cambio delle caramelle. Si divertì insieme a loro così tanto ad infierire che si mozzò da sola la lingua nella foga!" spiegò Bart.
Ken le ficcò un dito in gola spiegando che si trattava di una magia per restituirle la parola.
"Ma allora sei tu il responsabile della misteriosa strage del pozzo! Perché non usi i tuoi poteri per farci uscire subito da qua?" domandò il teppista, ma dopo aver visto lo sguardo assassino del compare aggiunse "Intendevo....subito dopo che Lynn ti avrà dato gli gnocchi di spinaci!".
Arrivarono finalmente gli gnocchi di spinaci e Ken li divorò tutti in breve tempo.
Stufo di rimanere in cella e satollo, Kenshiro distrusse le sbarre facilmente riuscendo ad evadere.
Trovò la bambina sulle spalle di Zeta. Il gigante pensava di portarla al raduno postapocalittico per farle dimenticare la triste realtà.
Furioso Ken cominciò a fare strage di motociclisti.
"Allora sei tu il successore di Hokuto! La scuola assassina è tornata e io non posso competere, ma salverò almeno questa bambina portandola lontano da te!" urlò Zeta.
"Ne dubito. Sei già morto!" replicò Ken.
La testa del gigante esplose e Lynn sibilò "Sssssssssssssangueeeeeee!" rivelando che le era appena cresciuta una lingua biforcuta.
Poi chiese a Kenshiro di portarla con lui, ma il successore di Hokuto la prese per il collo e la scaraventò lontano dicendo di non sapersene che fare di una mocciosa inutile.
Bart che invece non voleva saperne di Hokuto stava defilandosi con la sua auto ma Ken fu più veloce di lui e lo schiavizzò costringendogli a fare d'autista.
Prima di andarsene lasciò numerosi superstiti nel grosso villaggio dicendo: "Bifolchi, oggi mi sento in vena di bontà. Vivete e diffondete la notizia: la scuola di Hokuto è tornata!".
 
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view post Posted on 4/8/2016, 20:06     +1   -1
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UN KENSHIRO D'ANNATA direi... :ken: Più o meno come lo vedo io: UN BIFOLCO.
 
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view post Posted on 4/8/2016, 23:49     +3   +1   -1

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CAPITOLO 2: QUANDO CADE UNA STELLA DEL CINEMA

Un energumeno armato di balestra portò un furgone carico di riso in un villaggio e il vecchio Misumi lo accolse con gioia.
Ken non apprezzò e colpì il balestriere alle tempie premendogli uno tsubo che lo fece esplodere in una fragorosa risata dopo soli tre secondi.
"Perché hai ucciso Picche? E' sempre generoso con noi!" urlò Misumi.
"Ho portato anche io del riso come puoi vedere. Ma per te niente riso, ma un bello tsubo torturante se non mi dici da dove diavolo vengono queste provviste!" replicò il successore di Hokuto.
Il vecchio rivelò che si trattava della Fondazione Shinder la quale aveva la celebre Lista Shinder dove venivano segnalati i villaggi bisognosi di donazioni. Non solo cibo per sopravvivere, ma anche dolciumi e giocattoli, persino entrambe le cose cioè dolciumi con dentro giocattoli: la regione del Kanto era decisamente diversa dal resto del Giappone postapocalittico grazie a questa benefica fondazione che era riuscita ad accedere a macchinari prebellici e in certe zone aveva riavviato l'agricoltura meccanizzata e l'industria dolciaria.
In un altro paesotto Ken vide un gigante truccato e gli diede del pagliaccio, l'altro essendo un clown annui soddisfatto. E' vero, non bisogna mai contraddire il successore di Hokuto, ma bisogna farlo malvolentieri ingoiando il rospo. Che è tutto questo entusiasmo? Come osava giocare con il cervello e l'autostima di Kenshiro? A morte!
Il pagliaccio esplose lamentandosi: "Il principale Shin mi vendicherà!".
A sentire questo nome Ken si illuminò. Chi l'avrebbe mai sospettato che dietro alla Fondazione SHINder ci fosse SHIN?
Prese un fioraio e lo piegò a novanta gradi dicendo che lo tsubo lo avrebbe spezzato in due se non avesse confessato l'ubicazione di Shin.
"Shin si trova nel palazzo della Regina di Cuore nella città di Croce del Sud! Ora che ho detto tutto salvami!" supplicò il fioraio.
"Perché? Hai mai risparmiato le tue vittime quando ti imploravano pietà? E tu che pretendi di fare l'amico della natura. Sei solo un potatore senza scrupoli!" sentenziò Kenshiro che lasciò il poverino spezzarsi la schiena.

Bart portò in auto fino al palazzo il successore di Hokuto.
Un biondino vide la scena e mandò un doppio gigante: sia in altezza che larghezza.
"Il fante di Cuori ti impedirà di disturbare la regina! La sua pancia è a prova di Hokuto!" avvisò il biondo.
Ken colpì il gigante al ventre ma il lardo gli imprigionò la mano e poco dopo ricevette uno sganassone che lo mandò al tappeto.
Fu lasciato a terra svenuto per diversi motivi, ma Kenshiro decise di riprovarci.
Doveva esistere uno tsubo che distruggeva le parti molli del corpo.
Ma chissenefrega.
Ken decise di saltare e mirare alla testa riuscendo a far esplodere il fante di Cuori.
"Shin, ora restituiscimi Julia perché non sono più il Kenshiro che conoscevi" ammonì Ken con uno sguardo assassino.

INIZIO RETROLAMPO

"Amico, conosco uno tsubo che fa innamorare!" rivelò Kaioh.
"Interessante. Ma parte del divertimento è rincorrerla nei brevi momenti in cui torna in sé per poi farle vedere chi comanda" replicò Ken.
"Uuuu! Che duro che sei. Ma ricorda che il tuo Hokuto Shinken è robetta rispetto al mio Hokuto Ryuken: conosco molti più punti da bucare rispetto te. Ci vediamo quando sarai disposto ad unirti al mio gruppo, Kenscemo!" esclamò Kaioh andandosene.
Lasciato solo con Julia il successore di Hokuto decise di svagarsi martoriando le proprie vene che subirono l'inserzione delle più assurde sostanze. Ma ben presto non trovò punti dove inserirle. Accidenti. Aveva ragione Kaioh.
Ma facendo forza sull'indice Ken si bucò il petto sette volte in modo da creare nuove inserzioni, mentre si accingeva a fare ciò arrivò Shin.
"Hai rovinato Julia che non fa più film! Con la tecnica dell'Aquila Solitaria di Nanto te la porterò via così la riabiliterò!" disse deciso il biondino.
"Ricordati gli ammonimenti del grande padre: non vedere, non sentire, non parlare di ciò che accade nelle altre scuole!" fu la replica di Ken.
Shin furibondo distrusse la lapide di Ryuken lamentandosi che non ne poteva più delle farneticazioni di un vecchio che buttava i bambini nei dirupi.
L'Aquila di Nanto si librò in volo e il successore di Hokuto imitò il gestò ma finì con ulteriori tagli a braccia e gambe che stavolta però minarono i suoi muscoli costringendolo all'immobilità.
Shin impietosito dallo stato di Ken ricucì le ferite sul petto mettendoci dei punti a forma di stella.

FINE RETROLAMPO

"Capisci ora, Shin? Prima ero solo un ammiratore di Kaioh. Un emo, anzi un Kenscemo qualunque. Ora però ho capito che è inutile tagliarsi perché si soffre quando si può essere felici facendo soffrire gli altri!" spiegò Kenshiro.
L'Aquila Solitaria si mise in posizione di guardia e cercò di colpire l'avversario con un affondo, ma l'altro lo aggirò velocemente e gli fece esplodere un deltoide.
"Maledetto! Dovevi solo farmi saltare la spalliera!" si lamentò Shin.
Ma Ken lo ignorò e sfondò il portone raggiungendo la sala del trono dove risiedeva la Regina di Cuori.
Julia rivedendo l'amato sclerò "Un intruso! Tagliategli la testa!"
"Shin ti ha assecondato in tutto. Lo sapevo che tu andavi dominata e basta! Credi di essere nel paese delle meraviglie? Beh allora a te la scelta! Tsubo e fine della storia: domani ti sveglierai e potrai implorarmi quanto vuoi che tanto non ti porterò indietro! Niente tsubo: resti nel paese della meraviglie e vedrai quanto ci mette il Bianconiglio a demolirlo! Ti sto offrendo solo la verità!" propose Ken.
Non allettata dalle scelte proposte, Julia si buttò giù dal davanzale finendo spiaccicata.
Arrivò Shin e Ken lo derise: "Grazie a me sai cosa si prova quando cade una stella del cinema!".
L'Aquila Solitaria reagì con numerose raffiche che lacerarono il petto del successore di Hokuto.
Ma nella rabbia fece un errore: caricò ogni forza in un singolo colpo mirato al cuore che però colpì Ken al palmo.
Con un braccio fuori uso a causa dell'esplosione del deltoide e l'altra mano imprigionata in quella di Ken il biondino non riuscì a difendersi dai colpi che il successore di Hokuto poteva dargli con la mano sana.
Tuttavia Shin per non dare a soddisfazione a Ken si buttò dal davanzale prima che il conto alla rovescia mortale finisse.
Kenshiro ordinò ai membri della Fondazione Shinken di costruire subito una sontuosa tomba per l'appena deceduto Shin.
"Fai seppellire Shin perché entrambi avete amato la stessa donna?" chiese Bart.
Ken aspettò che i lavori di sepoltura fossero finiti e poi con un poderoso pugno distrusse la nuova tomba.
 
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view post Posted on 9/8/2016, 21:22     +2   +1   -1

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CAPITOLO 3: LACRIME CHE RINNOVANO LA PERSECUZIONE

Bart e Kenshiro giunsero ad Oasipoli.
Trattati come straccioni da tutti gli abitanti che avevano campi rigogliosi e case ben tenute, andarono a riparare nel malfamato Rob Bar.
"Che mi dici se tu mi dai tutti i viveri che possiedo e in cambio ti offro questo tavernello?" propose il barista Johnny.
"Un affare da prendere al volo!" esclamò Ken e Bart non riuscì a fargli cambiare idea.
Improvvisamente irruppero degli individui vestiti di nero. Ai lati della testa avevano delle treccine e portavano un copricapo cilindrico tranne il capo che ne aveva uno completamente piatto.
"Hai kasher?" domandò il capo, ma quando Johnny negò se ne andò tranquillamente.
"Non so perché vogliano il cash questi montati. E' da giorni che dico di non averne, ma che cavolo potrebbero farsene del denaro? Si fanno chiamare Golan e controllano tutta la regione a cui impongono i loro assurdi costumi!" si lamentò il barista.

Uscito dal bar Kenshiro vide un furgone giallo parcheggiato con numerosi bambini al suo interno.
C'era pure Lynn che vedendo Kenshiro urlò: "Vogliono portarmi a scuola! Ammazzali tutti!".
Si trattava dei misteriosi avventori del bar che muniti di fionda cercarono di lapidare il successore di Hokuto il quale tirò fuori un nunchaku e rispedì le pietre nella fronte degli aggressori.
"Tutto qui? Comunque è domenica eh!" commentò Ken.
Il loro capo applaudì: "Non ho mai visto un bifolco così talentuoso. Ieri era Shabbat e Lynn poteva festeggiare. Oggi invece bisogna studiare!"
Ma Kenshiro gli strappò una treccina al che l'altro si strozzò da solo per la disperazione.
La bambina liberata gli spiegò l'ubicazione della base principale dei Golan e Ken promise di andarci per fare pulizia.

Un sergente gigantesco osservò il combattimento tra due reclute.
Uno finì al tappeto e il vincitore chiese cosa fare dato che l'altro si era arreso.
Il graduato gli strappò di mani il coltellaccio e lo colpì alla punta del pene urlando: "Circoncidere il vincitore, è la legge dei Golan! Ricordatevi che noi siamo il popolo eletto da Dio!"
"Non mi pare di avervi eletto!" esclamò Kenshiro scrocchiandosi le dita.
"Dicci chi sei, feccia Goyim!" urlarono le reclute cercando inutilmente di colpirlo.
"Sono la reincarnazione....anzi sono il dio Indra in corpo e spirito, le manifestazioni precedenti erano banali reincarnazioni!" spiegò Kenshiro.
"Questo sbruffone ha qualcosa di ultraterreno, ma non potrà resistere ai Menorah succhiasangue!" esclamò il sergente che impugnò due candelabri a sette braccia.
Le braccia avanzavano man mano che rilevavano il calore del corpo del successore di Hokuto fino ad attaccarsi come delle sanguisughe.
Ma far sanguinare lentamente Ken non era una buona idea: l'energumeno si lecco le proprie ferite e al sapore del sangue cominciò a colpire a casaccio intorno facendo una vera e propria carneficina.

Ken finalmente raggiunse il capo assoluto dei Golan, cioè il colonnello Wiesenthal.
"Maledetti voi costringete i bambini ad andare a scuola e imparare, prima di andare all'inferno dimmi perché hai avuto questa idea assurda di fondare i Golan!" disse il successore di Hokuto.
"Siamo scappati dalla Germania e ci siamo rifugiati in Cina dove tuo zio ci ha aiutato. Poi la Cina ha annesso il Tibet che è pieno di svastiche e siamo fuggiti qui in Giappone. Protetti dall'imperatore Hirohito siamo riusciti a prosperare, ma voi avete scatenato una guerra atomica. Il nuovo mondo è senza denaro e sembrava fatto apposta per distruggerci. Invece eccoci qua. Siamo vivi e prosperi. Voi Goyim superstiti venite da noi a chiederci aiuto e i pochi che volevano perseguitarci sono stati atomizzati dalla guerra che loro stessi hanno provocato. Noi siamo gli ebrei. Noi siamo il popolo eletto da Dio!" spiegò il Colonnello.
"Maledetti! Sempre tra i piedi! Nemmeno la guerra atomica vi ha tolti di mezzo! Non potevate rimanere su Soten? Onorerò l'alleanza dell'imperatore Hirohito spazzandovi via tutti!" pianse il successore di Hokuto.
Il colonnello scagliò una lancia che cominciò ad inseguire Ken. Si trattava della lancia di Longino!
Kenshiro danzando a vuoto però riuscì a confondere persino questa mistica arma e passò al contrattacco.
Ma Wiesenthal schivò la raffica di Kenshiro spiegando: "Cosa credi? Da decenni faccio il cacciatore di nazisti e grazie al mio correligionario Freud so quello che pensi e quindi posso anticipare le mosse. Ora per darti il colpo di grazia onorerò le arti marziali che ti piacciono tanto e userò la Tecnica Silenziosa di Nanto!".
L'ufficiale cancellò ogni traccia della sua presenza e riuscì a graffiare più volte Kenshiro forandogli le guance.
Al che il successore di Hokuto chiuse gli occhi e cominciò a fare il saluto romano e a camminare con il passo dell'oca.
Completamente disorientato il colonnello finì per subire una raffica letale.
"Perché fai il cazzone nazista uccidendo gente così tanto per fare? Con quei poteri potresti fondare tu stesso un impero! Non ti penti ti sprecarli così?" domandò Wiesenthal prima che il suo scheletro uscisse fuori dal corpo.
"Non me pentirò mai, tanto più che me la rido perché Lynn ha fatto gli gnocchi!" fu l'ovvia risposta di Kenshiro.
 
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view post Posted on 26/2/2019, 23:26     +1   -1

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CAPITOLO 4: IL RISVEGLIO DELL'ANGELO

Una banda di simpatiche canaglie attaccò Oasipoli.
Beh non erano così simpatiche dato che un sasso anche se scagliato da un bambino può spaccarti comunque la testa.
Ken però due sole dita rimandò le pietre ai mittenti sfondando dieci crani di bambino.
All'undicesimo fu fermato da Bart.
"Fermo Ken, quello è il mio compagno di rapine Taki!" esclamò il ragazzino.
"Non dirmi che credi all'onore tra i ladri! Non è dei nostri, uccidiamo anche lui!" ruggì Ken.
"Ma lo considero come un fratello!" osservò Bart.
"Ragione in più per ucciderlo!" precisò Ken.
"Che ne dite se vi mostro il mio covo con tutte le ricchezze accumulate?" propose Taki.
Ken accettò risparmiando la vita al ragazzino.

I tre andarono su un'isoletta in un lago.
Vennero accolti da una vecchietta munita di fucile: "Dite il mio nome!"
"Toyo facci entrare" esclamò Taki.
"Onore a te primo ministro! Renderemo Hirohito grande!" disse Ken.
"Ha detto Toyo, non Tojo. Sono la presidentessa di Vicda. Vicda è il futuro del Giappone! Controlleremo l'acqua potabile e nessuno potrà più fermarci!" urlò la vecchia.
Kenshiro per anzianità divenne il vicepresidente di Vicda dato che Toyo aveva ammazzato gli altri anziani per non dividere il potere e mandava i bambini a fare razzie.
L'acqua rubata era parecchia dato che normalmente si trovava solo nel sottosuolo e invece avevano creato un vero e proprio lago.
Ma ovviamente a Toyo non bastava.

Due uomini presero un barilotto pieno d'acqua e ci giocarono a calcio sfondandolo.
L'acqua si riverso a terra.
I due furono presi da un uomo con la barba che li spiaccicò uno contro l'altro.
"La prima regola è mai sprecare acqua che può essere data ai bambini bisognosi, non siete degni di essere miei uomini!" urlò costui, il loro capo chiamato Sciacallo.
Arrivarono i soliti ragazzini a rubare acqua dal pozzo.
"Bel gioco rubare acqua per darlo alla vecchiaccia che l'accumula!" esclamò la guardia.
Ma stavolta i bimbi erano accompagnati da Kenshiro che fece esplodere il guardiano.
Sciacallo che aveva assistito alla scena decise di restare nascosto per seguirli: stavolta era deciso a seguirli per trovare la sede di Vicda per porre fine a tutte le razzie.
"Ma riusciamo a riempire solo metà camion con questo pozzo, che storia è questa?" chiese Ken.
"Questo pozzo non è stato scavato completamente!" osservò Bart.
"Mi vuoi dire che abbiamo spinto il camion per dieci chilometri per riempirlo solo a metà per colpa di Taki che è male informato?" fece Ken.
"Eh noi siamo bambini, non possiamo guidare. Se il signor sonounassassinodaquandosononato avesse imparato a guidare invece di fare il buzzurro nel dojo avremmo fatto razzie a velocità quadruplicata!" protestò Taki.
Furono le sue ultime parole.
Ken sollevò Taki e lo scaravento con tutta forza con la testa dentro il pozzo. La testa di Taki si ruppe in mille pezzi ma la roccia fu sfondata e il camion fu riempito d'acqua.
Tornarono tutti nella sede Vicda. Ma Sciacallo li aveva seguiti.

Ken poteva sapere tutte le arti marziali del mondo. Ma stavolta Sciacallo lo aveva circondato e i suoi uomini brandivano dinamite, granate e altre armi che si erano salvate dalla guerra nucleare.
Il nostro assassino quindi alzò le mani.
"Saggia decisione! Ora prosciugherò il vostro laghetto e lo porterò nel villaggio di Mammamia che potrà finalmente essere distribuito ai bambini!" urlò Sciacallo!
BLAM
Una testa di uno degli uomini di Sciacallo quasi esplose.
Hokuto?
Decisamente no.
Un semplice colpo di fucile!
Altri fecero la stessa fine!
Toyo sparava con grande foga "Salutatemi il mio amico Soria della luce purpurea!".
Sciacallo spaventato ordinò la ritirata.
L'ultimo dei suoi uomini rimasto ucciso fece cadere una granata che esplose, l'onda d'urto fece cadere in acqua Toyo.
Ken da vero eremita del dojo oltre a non sapere guidare e leggere non sapeva neanche nuotare.
"Il mio tesoro!" esclamò Toyo mentre annegava.
L'attacco di Sciacallo era fallito ma senza una vecchietta l'esistenza stessa di Vicda cessava.
Ken non avrebbe perdonato.

Ken incontrò un certo uomo di Fox che faceva il notiziario.
Gli spiegò come esistessero ancora satelliti attivi in grado di trasmettere la notizia nei vari bar, almeno che questi avessero una televisione funzionante.
In questo modo sarebbe stato molto facile rintracciare Sciacallo: bastava promettere un po' dell'acqua del lago come ricompensa.
Troppo complicato.
Ken spiaccicò l'uomo di Fox su una roccia e consegnò la roccia a un barista.
Passarono diversi mesi e Ken incontrò Sciacallo per puro caso.
Sciacallo scappò fino alla stazione di polizia di Honesty.
Ken fece irruzione.
"Tu non sai chi sono io! Ho amici molto potenti!" urlò Sciacallo.
"Dicono tutti così!" rispose Ken divertito.
"Mi sa che stavolta questo la dice giusta!" osservò Bart guardando in alto.
Anche Ken guardò in alto.
Si ergeva in piedi un enorme gigante, così colossale da essere più grande di qualsiasi gigante, con in testa un cerchio fluttuante dorato.
"Come osi minacciare il mio fratellino che vuole solo aiutare i bambini? Io Angel sono stato svegliato per punire gli assassini!" disse il gigante.

Ken si mise in posa di lotta e Angel flesse le braccia per poi estenderle improvvisamente.
"Tecnica del kamikaze!" urlò l'angelo.
Ken rise stoltamente. Ma con sua grande sorpresa fu sollevato da un vento improvviso e spiaccicato contro il muro.
Bart lo andò a raccogliere.
"Ma che diavolo? Doveva esplodere lui, non volare io!" disse l'assassino stupito.
"Ma non sai neanche il giapponese? Kamikaze vuol dire vento divino" spiegò Bart.
Ken ebbe un'idea.
Si avvicinò ad Angel esclamando: "Il tuo vento di vino è una tecnica vile. Cioè mi ubriaca con l'aria ed è un colpo a distanza! Niente colpi a distanza, va bene?
L'angelo accettò.
Il nostro assassino andò alla carica.
"Colpo di arhat deva o di rakan a seconda dei casi!" urlò Angel illuminandosi.
Tutto confuso Ken perse lo scambio incassando senza colpire neanche una volta.
"Non vale illuminarsi!" protestò Ken.
"Purtroppo i colpi a contatto sono quelli dell'ILLUMINATO. Non è colpa mia se Buddha era un pancione luminoso!" spiegò Angel scrollandosi le spalle.
Ken ebbe un'idea.
Prese Sciacallo e saltò con esso su Angel.
Angel per timore di far del male al fratello maggiore non reagì.
Atterrato Ken fece il solletico ad Angel.
Gli angeli sono diversi da noi umani. Il solletico li annoia.
Il piano non cambia.
Angel sbadigliò e Ken gli entrò in bocca.
Sciacallo rise convinto di aver vinto mentre Bart capì e si allontanò.
Angel esplose in mille pezzi travolgendo Sciacallo.
"Hokuto distrugge il proprio nemico dall'interno!" esclamò Bart.
 
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