De Libertate

Analisi dimensionale, L'universo, l'anima, lo spazio-tempo e il libero arbitrio riassunti in circa 60 righe

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Bluemint
icon1  view post Posted on 9/4/2006, 18:03




Signore e signori, dopo tanto tempo, eccomi tornato con la mia ennesima cavolata!!!!!






Coloro che hanno fatto un minimo di fisica alle superiori avranno sentito parlare dell'analisi dimensionale... ora, questo thread c'entra in certo senso e in un certo altro no.

Tutto cominciò qualche settimana fa (in effetti le mie riflessioni sono cominciate da prima della sardegna, ma diciamo che è cominciato qualche settimana fa), in seguito ad una critica del Romanov (un mio amico) ad una mia idea sul tempo.

Il tempo (secondo me, da ora in poi non lo dirò più ma sia chiaro che sono tutte mie teorie)(anche se magari qualcuna l'ha detta qualcun altro prima di me, non lo so) è una dimensione esattamente come le altre.
Come funziona una dimensione? Una dimensione è una coordinata. Per riferirci ad un punto (ad esempio il punto in cui sono seduto a scrivere ora) potremmo dire che mi trovo davanti al mio pc.
Ma già questo è abbastanza impreciso. Non tanto perchè il mio pc potrebbe essere ovunque, ma perchè sono nel punto davanti al mio pc alle ore 17.50. Questo è già più preciso.

Immaginiamo una linea, ad esempio una strada. Immaginiamo che su questa strada ci sia una macchina ferma ad un semaforo. Immaginiamo che il tempo sia fermo (quindi la coordinata nel tempo è 0 secondi, se immaginiamo che l'universo sia iniziato in quel momento). Mezzo metro dietro la linea del semaforo c'è la macchina. Cinque metri più avanti la macchina non c'è.

Scontato, giusto?

Ora immaginiamo di tenere in considerazione il punto mezzo metro prima della linea del semaforo (quindi diciamo che la coordinata della lunghezza è 1.5 metri se immaginiamo che il confine dell'universo sia 2 metri prima della linea del semaforo). Facciamo partire il tempo... dopo 2 secondi la macchina parte, e dopo altri 2 secondi la macchina è 5 metri dopo la linea del semaforo. Ora fermiamo il tempo. La coordinata lungo il tempo è 4 secondi. Nel punto che consideravamo (posizione 1.5 metri dal bordo dell'universo), la macchina non c'è più. Per trovarla dobbiamo spostarci lungo la coordinata.

Insomma per capire il funzionamento di tutto questo bisogna pensare di avere una specie di strumentino a bacchetta magica che ci dice "si" o "no" a seconda che stiamo indicando la macchina o meno. Per trovare la macchina dovremo indicare la sua posizione sia lungo il tempo sia lungo la lunghezza (nel caso che ho preso in considerazione io). Se prendo un punto qualunque nella lunghezza perchè il mio strumentino mi dica 'sì' il tempo dev'essere al momento giusto. Così come se prendo un punto qualunque nel tempo la lunghezza dev'essere al momento giusto.

Ora, supponiamo che qualcuno abbia capito il funzionamento del mio ragionamento (che ho spiegato parecchio male, magari lo riscriverò in futuro) sarà necessario spiegarne l'utilità, giusto?

Torniamo al Romanov. Quel fatidico giorno io avevo detto (tra le tante cose) che secondo me (per il ragionamento appena spiegato) il tempo è una dimensione assolutamente identica alle altre.
Lui mi ha detto che non è vero questo, perchè noi riusciamo a muoverci solo in una direzione e ad una velocità lungo il tempo.

In effetti ha ragione.
Il mio scopo è riuscire a spiegare perchè succede questo.

Una possibilità (ora mi darete del malato), che io trovo plausibile, anche se non è ancora completa come teoria, è che l'anima esista. Ognuno di noi è un'anima, intrappolata in un corpo fisico. L'anima sarebbe capacissima di muoversi lungo tutte le dimensioni esistenti (in effetti potrebbero essere infinite, sempre secondo il ragionamento di prima, solo che noi siamo in un punto fisso di ciascuna di esse, ma basterebbe spostarsi di un nonnulla lungo un'altra dimensione per trovare il nulla o un altro universo o qualcosa di simile)(questo apre la via agli universi paralleli).
Comunque, dicevo, l'anima sarebbe in grado di muoversi lungo una qualunque dimensione a suo piacimento, esattamente come noi possiamo muoverci avanti e indietro, ma è intrappolata nell'universo fisico. Per ogni coordinata lungo le 4 dimensioni (immaginiamo che siano solo 4, magari sono di più, ma per ora ne bastano 4 direi), c'è una situazione, del tipo "Si" oppure "No", riferito ad un ente basilare della materia/energia, qualcosa che, a seconda delle sue combinazioni dà i vari tipi di quark, che combinati danno i vari tipi di particelle (protoni, elettroni, neutroni, positroni ecc ecc), che combinate danno gli atomi, poi le molecole, le macromolecole...... fino agli organismi, i pianeti, le stelle e avanti così.
Magari invece di "Si" e "No" esistono un sacco di valori (io ho pensato in stile binario xkè sono abituato con i pc, ma magari funzionano in base 8 o in base 42309847209387402834092... che ne so?).

In ogni caso per ogni punto definito da tutte le coordinate possibili immaginabili esiste una situazione descrivibile con la presenza o meno dell'ente fondamentale. Questo vorrebbe dire che l'universo è già scritto, anche lungo il tempo. E negherebbe il libero arbitrio.

Ma veniamo al punto del tempo in un'unica direzione: perchè?
Beh, se immaginiamo di lanciare un sasso nello spazio quello non si fermerà mai a meno che qualcosa non lo fermi, a causa dell'inerzia. E' possibile che l'inerzia sia solo un caso particolare di una forza più generica, che è quella che fa scorrere le anime lungo il tempo a velocità costante, legate lungo lo spazio a questi corpi. E loro, essendo legate, non possono esercitare la forza necessaria a modificare il loro moto.



Tutto questo non ha ancora spiegato l'utilità del ragionamento. Beh, prima di tutto da un punto di vista fisico, se si riuscisse a dimostrare le relazioni tra spazio e tempo al livello che ho descritto, ci sarebbero molti passi avanti. Soprattutto perchè per dimostrarlo credo si debba passare sia dalla teoria della relatività sia dalla teoria della fisica quantistica (che è esattamente quello su cui mi baso per parlare di un ente basilare di materia/energia). In questo modo scopriremmo parecchie cose sull'universo, non tanto a livello fisico (cioè quello che E' effettivamente), ma al di sopra di esso, come i viaggi oltre la velocità della luce. Nonchè, a livello subatomico, la teoria quantistica dovrebbe andare in profondità fino a trovare il famoso 'quanto' non solo riguardo all'energia ma anche riguardo alla materia (che credo proprio esista, visto che la materia è una forma di energia).

Seconda cosa: mettere a posto questo ragionamento permetterebbe di rispondere alla questione del libero arbitrio e dell'esistenza o meno dell'anima. Questo perchè se si riuscisse a dimostrare che il tempo è una dimensione come qualunque altra, bisognerebbe trovare un motivo per cui noi lo percorriamo in una sola direzione, e questo potrebbe essere l'esistenza dell'anima (nel modo che ho descritto io o in altri).
Per il libero arbitrio invece è diverso.

Nel mio ragionamento la falla principale è che se il mio corpo alza un braccio IO (in quanto anima intendo), sono convinto di avergli fatto alzare un braccio. Questo vorrebbe dire che sono soggetto anche io al tempo già scritto? Nel senso... se io fossi un essere al di fuori del tempo (a parte il mio movimento continuo dovuto all'inerzia temporale(chiamiamola così...)) non dovrei essere stato io a causare un evento.. il mio corpo si sarebbe dovuto muovere da solo e io avrei dovuto solo prendere atto della cosa. L'unica spiegazione che mi viene in mente è che l'anima sia soggetta alla linea del tempo, ma questo va a distruggere la teoria stessa della linea del tempo (crolla la spiegazione a ciò che ha descritto il Romanov...).

Riuscire a correggere in qualche modo questa contraddizione stabilisce quindi l'indipendenza o meno dell'essere dalla linea del tempo, e quindi l'esistenza o meno del libero arbitrio.




Ora... so che suono come se considerassi la cosa facilissima, ma sono conscio che non lo è. L'unica cosa che posso dire è che la trovo interessante... Se avete mai pensato o mai trovato qualcosa riguardo a questo, o se ve ne siete interessati e avete qualche consiglio a riguardo sarei felicissimo di riceverli ^_^
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 10/4/2006, 11:53




ho cominciato a leggere...ma dovrò leggerlo almeno due o tre volte...
 
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ViolaInside
view post Posted on 10/4/2006, 12:46




io non ho capito niente :ooh:
 
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Bluemint
view post Posted on 10/4/2006, 13:03




lol lo so l'ho spiegato da schifo :P
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 10/4/2006, 13:33




no Blue, hai spiegato bene....è Viola che non capisce mai niente! ;)
 
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Bluemint
view post Posted on 10/4/2006, 13:52




questo mi rincuora ^_^ (senza offesa Viola)
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 10/4/2006, 14:16




no no...con offesa viola! :D
 
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Johnny Freak
view post Posted on 15/4/2006, 01:38




credo la tua teoria sia validissima... in quanto teoria per lo meno specialmente per questo pezzo...
QUOTE
io trovo plausibile, anche se non è ancora completa come teoria, è che l'anima esista. Ognuno di noi è un'anima, intrappolata in un corpo fisico. L'anima sarebbe capacissima di muoversi lungo tutte le dimensioni esistenti

in ogni caso... vero, dire che ti muovi per scelta tua o per scelta della tua anima sfascerebbe la tua teoria... ma, ipotizza che l'anima sia come il cuore di un confetto... se tu muovi un braccio è perchè il tuo cervello te lo dice... non hai le prove che è l'anima che te lo dice ma le hai del cervello... cos'è un cervello? un ammasso di tessuti connettivi ecc che trasmettono impulsi elettrici a tutto il corpo per farlo muovere... dunque cos'è tutto ciò? materia. cos'è materia? atomi. cos'è atomo? ciò che costituisce il mondo. se il non avere libero arbitrio condiziona il mondo allora condiziona i nostri corpi. e la nostra piccola anima dunque? essa non è parte della nostra vita in quanto non è materia. rifacendosi a kant per esempio, potremmo dire che l'anima è noumenica e la materia è fenomenica. nell'intermezzo tra fenomeno e noùmeno esiste ed è verificata l'esistenza dell'uomo che forse secondo questa visione, ha un ruolo quasi conciliatorio, d'intermezzo. se l'uomo non è cosciente della propria anima resta nel mondo fenomenico fino alla morte. l'uomo cosciente vive a metà e raggiunge il suo traguardo alla morte, o meglio al tralascio del fenomeno. dunque possiamo vedere la morte anche come un cambiamento di piano.
se on sbaglio scrissi un aforisma che è rimasto inspiegato a proposito di queste cose...
spero il discorso fili altrimenti significa che non ho capito la tua teoria...
 
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Bluemint
view post Posted on 17/4/2006, 21:08




a parte il fatto che la parola noùmeno sono abbastanza sicuro che te la sia inventata (:P scherzo, ma non l'avevo mai sentita), direi che il tuo ragionamento fila...
effettivamente anche io dopo aver scritto il primo post di questo 3d e averci riflettuto su un po', ero giunto a conclusioni simili....

Ora il punto consiste nello spiegare principalmente 3 cose (probabilmente la prima è già spiegata, non lo so :P).

1- la gravità flette lo spazio. per dimostrarlo si fa l'esempio di una pallina di piombo al centro di un lenzuolo. in quel modo un oggetto flette un piano bidimensionale lungo una terza dimensione.
ma in uno spazio tridimensionale la gravità come flette lo spazio stesso? lungo un'altra dimensione? in questo caso quale?
in più, riflettendoci, il motivo per cui viene piegato il lenzuolo è la forza di gravità che è presente nel mondo esterno. se non ci fosse quella non avremmo la flessione del lenzuolo... quindi perchè la gravità flette lo spazio? c'è una forza già presente ed esterna come nel caso del lenzuolo? e se sì, anche quella è originata da un'altra e così via all'infinito?
infine, sempre per questa faccenda, è possibile ottenere una rappresentazione 'cartesiana' (non so se sono assi cartesiani anche nel caso in cui siano 3 o più), della gravità? avendo come 4 coordinate lunghezza, larghezza, altezza e tempo, posso trovare un modo per rappresentare la gravità?

2- secondo la relatività maggiore è la velocità più lentamente va il tempo... questo è accettabile se consideriamo il tempo come una dimensione identica per natura alle altre? se la risposta fosse sì la teoria continua a reggere, ma se si contraddice con la relatività cade...

3- recentemente gli scienziati sono giunti alla conclusione che lo spazio all'inizio dell'universo non esisteva. man mano che l'universo si espande si crea dello spazio. non solo, lo spazio si crea tra un punto e l'altro, per cui non solo le stelle si allontanano di moto proprio dal centro dell'universo, ma in più lo spazio tra esse aumenta anche perchè se ne crea di nuovo. per questo alcune stelle si allontanano da altre a velocità maggiore di quella della luce. ora, questo è valido anche per il tempo?




queste per me non sono soltanto domande per andare avanti con la teoria ma anche semplici curiosità, quindi se qualcuno sa le risposte me lo dica ^^
nel frattempo io vado avanti a fare i miei bravi ragionamenti e faccio qualche ricerca.

lo scopo primo non è confermare la teoria, ma vedere se è in conflitto o meno con quelle già esistenti.


se e quando avrò nuove considerazioni le posterò (anche se magari non interessano a molti :P)
 
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Johnny Freak
view post Posted on 18/4/2006, 17:48




fenomeno e noùmeno vengono dal fulcro della filosofia di Kant. Vedo che sei dell'88 quindi lo studierai il prox anno ^_^

fenomeno è materia, ciò che è legati ai dati empirici...detto papale papale, il mondo e tutto ciò che lo costituisce.

noùmeno è il contrario. è la forma del fenomeno o meglio, tutto ciò che controlla il mondo.

dunque...per risolvere il problema della gravità bisogna chiederci: ci serve davvero tutta questa considerazione della gravità? e se la gravità fosse fenomenica?non dovremmo porci il problema, giusto? come può essere fenomenica la gravità,?o meglio, può esserlo?
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 18/4/2006, 18:54




ok.

dopo diverse letture intanto comincio con il dire che, secondo me, il tempo in realtà non esiste.

il tempo, io credo, è una cosa totalmente diversa dallo spazio misurabile, e quindi non è possibile prenderlo come unità fissa di riferimento.

come mai il tempo non esiste secondo te? mi chiederete...

beh, prendete un esempio banale...a me piace la chimica, a un mio compagno no.
una lezione di chimica per me vola via velocemente, al mio compagno sembra non finire mai...

mi direte, "ma quella è una questione di percezione del tempo"

si, è vero, ma questo è solo un piccolo esempio, che se guardato dopo il prossimo esempio, acquista una nuova luce...

quando qualcuno fa un incidente mortale, e sopravvive, racconta sempre di essersi visto passare la vita davanti agli occhi in un momento, sempre.

ma come è possibile che tutti gli avvenimenti più importanti di una vita, che per quanto selezionati, sono comunque un'infinità, passino in un'istante davanti ai nostri occhi?

infatti in quei momenti il tempo rallenta, e un attimo si allunga, si dilata.

è quindi possibile che anche il fatto della percezione del tempo non sia una cosa soltanto soggettiva.

l'uomo e i viventi possono percepire e manipolare il tempo come vogliono.

pensate alle mosche.

come fanno ad essere così sfuggevoli e rapide?

beh, il loro occhi, composti da migliaia di piccoli occhi semplici, registrano molti più fotogrammi dei nostri, con il risultato che quello che per noi è un movimento rapidissimo (la nostra mano che cerca di acchiapparle), per loro è un movimento molto lento, e hanno tutto il tempo di scappare.
infatti paradossalmente le mosche si acchiappano più facilmente avvicinandosi loro molto lentamente, così che per i loro occhi il nostro movimento è quasi inesistente.

quindi le mosche si muovono e vivono in un "tempo" più lento del nostro.

ma questo non sarebbe possibile se il "tempo" esistesse e fosse unico e univoco.

però succede, e quindi ritengo che il tempo non esista.

esiste il "prima", il "dopo" e l'"ora", ma non sono punti così saldi e fissi da essere presi a riferimento.

l'"ora" fra un istante sarà già "prima" e comunuque non esisterà più, e il "dopo" non esiste finchè non avviene, ma allora è già "ora"...

quindi anche prendere il "tempo" come riferimento non è possibile...

e allora?

beh...tutte le risposte non le ho..per ora son arrivato sin quì...


commenti? :D

Edited by Bad Intentioned - 18/4/2006, 20:01
 
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Bluemint
view post Posted on 18/4/2006, 19:15




Trovo che una spiegazione al primo fatto si possa dare tramite la psicologia e al secondo tramite la biologia...

Una persona quando sta per morire non vede davanti a se tutta la sua vita. è un modo di dire. Ciò che vede sono immagini (e noi sappiamo che ad evocare immagini la mente è mooooooolto veloce), punti salienti della vita. Quando tu sogni non immagini momento per momento tutto... cioè, sì, in certi momenti vivi il sogno a velocità normale, ma poi ci sono momenti in cui salti tutto un pomeriggio e dalla mattina passi alla sera o ad un mese dopo anche. E questo è normalissimo e neanche te ne accorgi, perchè essendo la tua mente che costruisce il sogno, sai esattamente i presupposti su cui si basa il salto. è come in un libro, quando ti dice 'il giorno dopo... ecc ecc'. magari ha saltato tutta una notte, perchè? perchè tanto si sa che ha dormito tutta notte. Ora, nel caso di uno che sta morendo gli capita di vedere certi punti salienti della sua vita, e nel momento in cui ci ripensa, considera di aver visto tutta la vita per lo stesso procedimento.


riguardo alla mosca... beh, è una questione di riflessi, di velocità di trasmissione dei segnali suppongo. Nell'uomo questa velocità è 100 metri al secondo (l'ho casualmente appena letto mentre vagavo per wikipedia :P), magari nella mosca è diverso. così come i rettili a seconda della temperatura vivono il mondo più veloce o più lento...
i dinosauri morivano e se ne accorgevano 5 minuti dopo... cioè il cervello era DAVVERO lento...



spero di essermi spiegato... rileggendo mi sembra tutto confuso cm al solito é.è
 
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Bad Intentioned
view post Posted on 18/4/2006, 19:47




secondo me la psicologia non spiega il primo punto...perchè vedi, una mia cugina, che è stata in coma per diversi mesi dopo un incidente, mi ha raccontato che lei ha vissuto i momenti dell'incidente rallentati, come se fossero minuti, e non secondi...e questo è quello che dicono anche tutti gli altri...e io ci credo...

la biologia spiega il secondo punto si, l'ho detto anche io, ma resta il fatto che il "tempo" che vivono le mosche è più lento del nostro...

per dire, se io percorro un metro, è un metro per me, ed è un metro per una mosca....

mentre un secondo per me, è molto meno tempo di quelloc che è per una mosca...
 
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Bluemint
view post Posted on 18/4/2006, 20:49




e chi ti dice che un metro per te sia un metro per una mosca? in fondo il metro è solo una convenzione.
quando sei un bambino una sedia ti sembra alta. quando sei adulto la stessa sedia ti sembra piccina picciò o comunque media...
idem per la mosca...


riguardo ai secondi percepiti come minuti... sinceramente non so che dire. finchè si tratta di vedere delle immagini in mente è un conto, se invece si tratta di percepire il tempo scorrere più lentamente... beh, è un altro.

ma può sempre trattarsi di una semplice impressione. chiedi a tua cugina se vedeva gli oggetti e le persone muoversi più lentamente o se semplicemente ha percepito il tempo come più lungo. nel primo caso non saprei spiegarlo ora come ora, nel secondo caso regge l'idea di una semplice impressione.


in ogni caso il tempo esiste nel momento in cui tu stabilisci la possibilità di stabilire un prima e un dopo rispetto ad un determinato momento.
ad esempio prima di adesso stavo scrivendo di chiedere quella cosa a tua cugina. ma per quel momento è possibile stabilire nuovamente un prima e un dopo. di conseguenza posso dire che prima di quel momento ho scritto la parola 'bambino'. e dopo averla scritta ho scritto 'idem per la mosca...'
e così via.
esattamente come per lo spazio, che per essere misurato necessita di contare quante volte una certa misura (che è la dimensione di un oggetto, nel nostro caso il metro, oppure il piede o altre cose simili), il tempo può essere misurato come susseguirsi di eventi di una certa durata (lo scorrere di una data quantità di sabbia in una clessidra, o il secondo o altri simili).

mettiamo che tua cugina effettivamente vedeva le cose svolgersi al rallentatore. allora anche i secondi li avrebbe visti trascorrere più lentamente. quindi alla fine 5 secondi durano comunque 5 secondi.
il fatto che lei veda le cose più lentamente può essere anche giustificato, ad esempio secondo la teoria che ho esposto all'inizio di questo 3d (che pure è campata per aria). se la sua anima avesse rallentato per un po' la velocità con cui si sposta lungo il tempo, avrebbe visto le cose al rallentatore.

e anche senza toccare la mia teoria... il fatto che si veda il tempo scorrere più lento non vuol dire che il tempo non esiste, ma semplicemente che non è assoluto... cosa che hanno già appurato einstein e combriccola... :P
 
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Johnny Freak
view post Posted on 19/4/2006, 14:44




credo che basti una cosa per deolire la tua teoria sul tempo bad... se il tempo non esistesse non invechieremmo e se fosse soggettivo o psicologico stai sicuro che tutti farebbero in modo da preservarsi la giovinezza psicologicamente invece di comprare creme e operazioni chirurgiche costosissime.

il problema credo sia un altro invece. e se spazio e tempo esistono ma sono fenomeni?
la gravità è abbastanza facile da spiegare come fenomeno...quindi credo che anche lo sapzio non dovrebbe essere troppo difficile... ma il tempo? cone fai a dire che non è noùmenico? come fai a dire che esiste ma è "corrotto"?
 
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21 replies since 9/4/2006, 18:03   207 views
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