Signore e signori, dopo tanto tempo, eccomi tornato con la mia ennesima cavolata!!!!!
Coloro che hanno fatto un minimo di fisica alle superiori avranno sentito parlare dell'analisi dimensionale... ora, questo thread c'entra in certo senso e in un certo altro no.
Tutto cominciò qualche settimana fa (in effetti le mie riflessioni sono cominciate da prima della sardegna, ma diciamo che è cominciato qualche settimana fa), in seguito ad una critica del Romanov (un mio amico) ad una mia idea sul tempo.
Il tempo (secondo me, da ora in poi non lo dirò più ma sia chiaro che sono tutte mie teorie)(anche se magari qualcuna l'ha detta qualcun altro prima di me, non lo so) è una dimensione esattamente come le altre.
Come funziona una dimensione? Una dimensione è una coordinata. Per riferirci ad un punto (ad esempio il punto in cui sono seduto a scrivere ora) potremmo dire che mi trovo davanti al mio pc.
Ma già questo è abbastanza impreciso. Non tanto perchè il mio pc potrebbe essere ovunque, ma perchè sono nel punto davanti al mio pc alle ore 17.50. Questo è già più preciso.
Immaginiamo una linea, ad esempio una strada. Immaginiamo che su questa strada ci sia una macchina ferma ad un semaforo. Immaginiamo che il tempo sia fermo (quindi la coordinata nel tempo è 0 secondi, se immaginiamo che l'universo sia iniziato in quel momento). Mezzo metro dietro la linea del semaforo c'è la macchina. Cinque metri più avanti la macchina non c'è.
Scontato, giusto?
Ora immaginiamo di tenere in considerazione il punto mezzo metro prima della linea del semaforo (quindi diciamo che la coordinata della lunghezza è 1.5 metri se immaginiamo che il confine dell'universo sia 2 metri prima della linea del semaforo). Facciamo partire il tempo... dopo 2 secondi la macchina parte, e dopo altri 2 secondi la macchina è 5 metri dopo la linea del semaforo. Ora fermiamo il tempo. La coordinata lungo il tempo è 4 secondi. Nel punto che consideravamo (posizione 1.5 metri dal bordo dell'universo), la macchina non c'è più. Per trovarla dobbiamo spostarci lungo la coordinata.
Insomma per capire il funzionamento di tutto questo bisogna pensare di avere una specie di strumentino a bacchetta magica che ci dice "si" o "no" a seconda che stiamo indicando la macchina o meno. Per trovare la macchina dovremo indicare la sua posizione sia lungo il tempo sia lungo la lunghezza (nel caso che ho preso in considerazione io). Se prendo un punto qualunque nella lunghezza perchè il mio strumentino mi dica 'sì' il tempo dev'essere al momento giusto. Così come se prendo un punto qualunque nel tempo la lunghezza dev'essere al momento giusto.
Ora, supponiamo che qualcuno abbia capito il funzionamento del mio ragionamento (che ho spiegato parecchio male, magari lo riscriverò in futuro) sarà necessario spiegarne l'utilità, giusto?
Torniamo al Romanov. Quel fatidico giorno io avevo detto (tra le tante cose) che secondo me (per il ragionamento appena spiegato) il tempo è una dimensione assolutamente identica alle altre.
Lui mi ha detto che non è vero questo, perchè noi riusciamo a muoverci solo in una direzione e ad una velocità lungo il tempo.
In effetti ha ragione.
Il mio scopo è riuscire a spiegare perchè succede questo.
Una possibilità (ora mi darete del malato), che io trovo plausibile, anche se non è ancora completa come teoria, è che l'anima esista. Ognuno di noi è un'anima, intrappolata in un corpo fisico. L'anima sarebbe capacissima di muoversi lungo tutte le dimensioni esistenti (in effetti potrebbero essere infinite, sempre secondo il ragionamento di prima, solo che noi siamo in un punto fisso di ciascuna di esse, ma basterebbe spostarsi di un nonnulla lungo un'altra dimensione per trovare il nulla o un altro universo o qualcosa di simile)(questo apre la via agli universi paralleli).
Comunque, dicevo, l'anima sarebbe in grado di muoversi lungo una qualunque dimensione a suo piacimento, esattamente come noi possiamo muoverci avanti e indietro, ma è intrappolata nell'universo fisico. Per ogni coordinata lungo le 4 dimensioni (immaginiamo che siano solo 4, magari sono di più, ma per ora ne bastano 4 direi), c'è una situazione, del tipo "Si" oppure "No", riferito ad un ente basilare della materia/energia, qualcosa che, a seconda delle sue combinazioni dà i vari tipi di quark, che combinati danno i vari tipi di particelle (protoni, elettroni, neutroni, positroni ecc ecc), che combinate danno gli atomi, poi le molecole, le macromolecole...... fino agli organismi, i pianeti, le stelle e avanti così.
Magari invece di "Si" e "No" esistono un sacco di valori (io ho pensato in stile binario xkè sono abituato con i pc, ma magari funzionano in base 8 o in base 42309847209387402834092... che ne so?).
In ogni caso per ogni punto definito da tutte le coordinate possibili immaginabili esiste una situazione descrivibile con la presenza o meno dell'ente fondamentale. Questo vorrebbe dire che l'universo è già scritto, anche lungo il tempo. E negherebbe il libero arbitrio.
Ma veniamo al punto del tempo in un'unica direzione: perchè?
Beh, se immaginiamo di lanciare un sasso nello spazio quello non si fermerà mai a meno che qualcosa non lo fermi, a causa dell'inerzia. E' possibile che l'inerzia sia solo un caso particolare di una forza più generica, che è quella che fa scorrere le anime lungo il tempo a velocità costante, legate lungo lo spazio a questi corpi. E loro, essendo legate, non possono esercitare la forza necessaria a modificare il loro moto.
Tutto questo non ha ancora spiegato l'utilità del ragionamento. Beh, prima di tutto da un punto di vista fisico, se si riuscisse a dimostrare le relazioni tra spazio e tempo al livello che ho descritto, ci sarebbero molti passi avanti. Soprattutto perchè per dimostrarlo credo si debba passare sia dalla teoria della relatività sia dalla teoria della fisica quantistica (che è esattamente quello su cui mi baso per parlare di un ente basilare di materia/energia). In questo modo scopriremmo parecchie cose sull'universo, non tanto a livello fisico (cioè quello che E' effettivamente), ma al di sopra di esso, come i viaggi oltre la velocità della luce. Nonchè, a livello subatomico, la teoria quantistica dovrebbe andare in profondità fino a trovare il famoso 'quanto' non solo riguardo all'energia ma anche riguardo alla materia (che credo proprio esista, visto che la materia è una forma di energia).
Seconda cosa: mettere a posto questo ragionamento permetterebbe di rispondere alla questione del libero arbitrio e dell'esistenza o meno dell'anima. Questo perchè se si riuscisse a dimostrare che il tempo è una dimensione come qualunque altra, bisognerebbe trovare un motivo per cui noi lo percorriamo in una sola direzione, e questo potrebbe essere l'esistenza dell'anima (nel modo che ho descritto io o in altri).
Per il libero arbitrio invece è diverso.
Nel mio ragionamento la falla principale è che se il mio corpo alza un braccio IO (in quanto anima intendo), sono convinto di avergli fatto alzare un braccio. Questo vorrebbe dire che sono soggetto anche io al tempo già scritto? Nel senso... se io fossi un essere al di fuori del tempo (a parte il mio movimento continuo dovuto all'inerzia temporale(chiamiamola così...)) non dovrei essere stato io a causare un evento.. il mio corpo si sarebbe dovuto muovere da solo e io avrei dovuto solo prendere atto della cosa. L'unica spiegazione che mi viene in mente è che l'anima sia soggetta alla linea del tempo, ma questo va a distruggere la teoria stessa della linea del tempo (crolla la spiegazione a ciò che ha descritto il Romanov...).
Riuscire a correggere in qualche modo questa contraddizione stabilisce quindi l'indipendenza o meno dell'essere dalla linea del tempo, e quindi l'esistenza o meno del libero arbitrio.
Ora... so che suono come se considerassi la cosa facilissima, ma sono conscio che non lo è. L'unica cosa che posso dire è che la trovo interessante... Se avete mai pensato o mai trovato qualcosa riguardo a questo, o se ve ne siete interessati e avete qualche consiglio a riguardo sarei felicissimo di riceverli