L' Albero Jay

LA CORONA MISTERICA

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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 21:48




Vi presento la corona dei misteri che viene solitamente raffiguarat nell'iconografia bizantina...
rappresenta tutta la vita di Cristo, dall'annunciazione alla resurrezione...
queste icone sono state realizzate da KIKO ARGUELLO, pittore spagnolo contemporaneo, fondatore anche del cammino neocatecumenale a cui apparteniamo e grande amico del Papa...*

.....................................


ANNUNCIAZIONE

… l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".

(Lc 1, 26-33)



Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore avvenga di me quello che hai detto." E l'angelo partì da lei.

(Lc 1, 38)


L'icona rappresenta il momento in cui l'angelo Gabriele saluta Maria "piena di grazia" e annuncia la nascita in lei del Figlio di Dio.

Maria è in ascolto: le mani aperte e l'atteggiamento di tutto il corpo indicano lo stupore ma anche la sua accoglienza e docilità alla volontà divina. Le stelle sulla fronte e sugli omeri indicano la sua condizione di verginità prima, durante e dopo il parto.

Nel dipinto, la Madonna, seduta su un trono, è in casa quando l'angelo la visita: il drappo rosso sul tetto indica che la scena si svolge all'interno. Nella scena sono presenti più piani prospettici dato che gli edifici sono visti sia all'esterno (la cupola sulla sinistra) sia all'interno.

Maria è abbigliata con un manto (maforion) di colore marrone, simbolo di umiltà e della terra appena arata e pronta per ricevere il seme. Il blu della tunica indica la purezza, il desiderio di ascesi dell'anima e il distacco dai valori terreni.

L'arcangelo Gabriele, annunciatore per eccellenza dei messaggi salvifici di Dio, con una mano benedice la vergine e con l'altra tiene il bastone del messaggero. Le due dita ripiegate della mano benedicente indicano le due nature, umana e divina, presenti di lì a poco in Gesù.

Il creatore manda lo Spirito Santo sotto forma di colomba che discende in un raggio di luce fino a Maria.








Edited by fioreluna - 9/4/2006, 22:50

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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 21:51




NATIVITA'

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra …

Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazareth e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era in cinta. Ora, mentre si trovava in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

(Lc 2, 1-7)



Il bue conosce il proprietario e l'asino la greppia del padrone, ma Israele non conosce e il mio popolo non comprende.

(Is 1, 3)


La nascita di Gesù in un'unica icona comprende anche l'annuncio ai pastori e l'arrivo dei Magi da Oriente. La stretta fasciatura del Bambino così come l'immagine della grotta sono il simbolo della futura sepoltura. La stella di Betlemme illumina e guida tutti i personaggi dell'icona, segno dell'intervento di Dio sulla terra. Il raggio che sale dalla stella indica l'essenza unica di Dio, mentre i tre raggi che ne escono verso il basso stanno a significare la partecipazione delle tre Persone divine all'economia della salvezza. La mangiatoia ha forma di tomba e prefigura la morte di Cristo rifiutato dal suo popolo fin dalla nascita. Le bende con cui il bambino è fasciato saranno abbandonate nel sepolcro come prova della sua Resurrezione. Fuori dalla grotta, nel suo manto purpureo, colore della regalità, è la Vergine Maria. Il suo sguardo è fisso nella contemplazione. Nella parte inferiore dell'icona vi è il fonte per il bagno del neonato, prima azione pienamente umana e segno del battesimo. Accanto al fonte, l'albero simbolo del Bambino, compimento della profezia di Isaia: "un germoglio spunterà dal tronco di Jesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici". Alla destra Giuseppe in profonda meditazione è assalito da dubbi, di fronte a lui è raffigurato il demonio in sembianze del pastore Tirsio che lo tenta. Nella persona di Giuseppe l'icona racconta la tentazione universale che continua attraverso i secoli. L'aureola intorno alla testa di Giuseppe lo fa però vincitore della tentazione.

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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 21:52




In quel tempo Gesù andò dalla Galilea al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo:" io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". Ma Gesù gli disse:" lascia fare per ora, poiché conviene che adempiamo ogni giustizia". Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: "questi è il figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".

(Mt 3, 13-17)

Oggi la Trinità, unico Dio,

ci ha mostrato tutta la sua bontà:

il Padre

è stato udito parlare dall'alto dei cieli;

il Figlio

è stato riconosciuto come tale

mentre veniva battezzato nella carne:

la Spirito Santo

si è reso visibile con la sua presenza.

(inno del Mattutino della Festa nel rito cattedrale della Santa Sofia)


Nella sua natività il figlio di Dio viene nel mondo in modo nascosto, con il battesimo si rivela a tutti. Lo Spirito Santo, centrale nella parte superiore dell'icona, accompagna la crescita naturale e progressiva del Cristo che si rivela realmente nelle sue due nature vero Dio e vero uomo. Cristo benedice le acque con la mano destra e le prepara a divenire le acque del battesimo per rigenerare l'uomo a vita nuova, perciò Gesù entra nel Giordano, immagine della sua sepoltura, infatti le acque ricordano la morte e il diluvio. Accanto a lui Giovanni Battista, vestito di pelli, segno del suo essere pastore e martire. Egli è il testimone della sottomissione di Cristo, della sua "Kenosis". Attraverso di lui e in lui l'umanità riconosce il salvifico amore divino per ogni uomo. L'albero con la scure è immagine di chiamata a conversione che il Battista annuncia. Gli angeli sono i diaconi nel servizio liturgico del battesimo, pronti per rivestire il battezzato. Questa funzione è messa in evidenza dalla presenza nelle loro mani delle vesti multicolore del Cristo. L'albero con la scure raffigurato a sinistra, vicino al Battista, è l'immagine del suo ministero profetico di chiamata e conversione: "già la scure è posta ella radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco."


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 21:54





TRASFIGURAZIONE

Sei giorni dopo, Gesù prese con se Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.

Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. (…) Ed ecco una voce che diceva:" questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo"… all'udire ciò i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore.

Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse "alzatevi e non temete".

(Mt 17, 1-7)



La parola di Dio è vita, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito… e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.

(Eb 4, 12)


La trasfigurazione è la visione della SS. Trinità. Cristo appare nello splendore della sua gloria divina, trasfigurato ai tre apostoli. L'icona rappresenta il momento in cui Dio fa udire la sua voce dalla nube: "questi è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo".

Elia (i profeti), Mosè (la leggenda) e Cristo (la perfezione del patto di Dio) sono posti sulle tre cime di una stessa montagna lungo i crinali della quale si trovano gli apostoli (l'umanità). L'icona mette in risalto il contrasto tra la pace che avvolge Cristo, Mosè ed Elia e il movimento degli apostoli. Pietro è inginocchiato; Giovanni cade voltando le spalle alla luce; Giacomo a sinistra, fugge e cade all'indietro.

Il Cristo è raffigurato al centro di cerchi concentrici, che rappresentano le sfere dell'universo creato. Nella mano sinistra tiene il rotolo, simbolo di quel peccato che è venuto a riscattare. Con il suo sacrificio infatti ha dato compimento alla legge che fu data, per mezzo di Mosè, con in mano le tavole della Legge, a destra e sinistra del Cristo, sono i profeti che annunziano la venuta del Messia; essi sono i due veggenti dell'Antica Alleanza.

I loro mantelli hanno forme affilate come taglienti sono le parole di Dio quando vengono proclamate.


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 21:58





INGRESSO A GERUSALEMME

Il giorno seguente, la grande folla che era venuta per la festa, prese dei rami di palme e uscì intorno a lui gridando: "Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!"

Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: "non temere figlia di Sion! Ecco, il tuo re viene, seduto sopra un puledro d'asina".

(Gv 12, 12-15)



Esulta grandemente, figlia di Sion, giubila, figlia di Gerusalemme! Ecco a te viene il tuo re. Egli è giusto e vittorioso, umile, cavalca un asino, sopra un puledro, figlio d'asina.

(Zc 9, 9)


Cristo entra nella città cavalcando un asinello, secondo quando annuncia il profeta. Alle sue spalle si erge il monte degli Ulivi da cui è sceso per entrare in Gerusalemme. Nella sinistra ha un rotolo "sul rotolo di me è scritto che io faccia la tua volontà" (Sal 40, 8-9). Egli sta andando a compiere la volontà del Padre. Gli apostoli non comprendono e si guardano l'un l'altro. Davanti a tutti Giovanni e Pietro, vestito di giallo, segno del suo rinnegamento. Tra i personaggi che acclamano Gesù ci sono molti ricchi che si riconoscono per il loro abbigliamento ma solo un bambino, figlio di poveri, mette un mantello sotto la cavalcatura del Signore; i "piccoli" accolgono il Messia. Sullo Gerusalemme con il tempio al centro svettante per le sue ampie cupole e sulla roccia una quercia, simbolo della Chiesa, che colma il vuoto tra il monte di Dio, la montagna messianica posta a sinistra, e la città di Sion, posta sulla destra, simbolo dell'umanità. In diverse icone classiche Gesù è raffigurato con la propria persona rivolta verso gli apostoli con il volto verso Gerusalemme, nella tavola di Argüello il Nazareno si volta a guardare il gruppo di apostoli che rappresentano il popolo nuovo.

Edited by fioreluna - 9/4/2006, 23:00

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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 22:01





ULTIMA CENA o CENA DOMINI

Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesù disse: "in verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà". Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: "sono forse io?".

Ed egli disse loro: "uno dei Dodici, colui che intinge con me nel piatto. Il Figlio dell'uomo se va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai nato!".

(Mc 14, 17-21)

Figlio di Dio,

rendimi oggi partecipe

della tua cena sacramentale.

Non svelerò il Mistero ai tuoi nemici

non ti darò un bacio come Giuda,

ma come il buon ladrone ti dico:

"ricordati di me, o Signore, nel tuo regno!"

(Tropario della festa)


L'icona presenta il momento in cui Cristo ha appena annunciato agli apostoli che uno di loro lo tradirà. I discepoli si domandano chi sia il traditore. Pietro fa un cenno a Giovanni seduto vicino a Gesù, dicendogli di chiedergli a chi si riferisca dei Dodici. Cristo, unico ripreso a figura intera, risponde: "chiunque ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà". Il traditore è Giuda, vestito di azzurro e rosso, tonalità brillanti simbolo dell'amore e al mondo a alla sua gloria. Il manto nero che avvolge Gesù sta invece a significare la sua prossima passione e morte: è la cupa notte, Cristo entra nelle tenebre del peccato prendendo su di sé tradimenti, inimicizie e rifiuto. Sulla tavola sono presenti i segni dell'Eucarestia: la coppa del vino e il pane. Attraverso l'Eucarestia ogni cristiano vive la Pasqua di Cristo nel suo viaggio dalla morte alla Vita Eterna.

Nello sviluppo dell'iconostasi l'Ultima cena occupa un posto di rilievo, si trova sempre al di sopra della porta centrale (Porta aurea o porta bella) attraverso la quale il celebrante distribuisce la comunione: "io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (Gv 6, 51).


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 22:04





CROCEFISSIONE

Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Gòlgota, dove lo crocefissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù nel mezzo.

Pilato compose anche l'inscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: "Gesù il Nazareno, il re dei Giudei:"

(Gv 19, 17-19)



Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco tuo figlio!". Poi disse al discepolo: "ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

(Gv 19, 26-27)


La croce è l'albero della vita piantato sul Calvario. Il piede della croce poggia su una caverna nera dove la leggenda vuole che riposi la testa di Abramo. Il Gòlgota è infatti il "luogo del cranio". Nel progenitore tutta l'umanità è bagnata dal sangue di Cristo che è segno di redenzione. Sulla croce Gesù reclinerà il capo, nella volontà del Padre, le sue braccia aperte sono segno della sua totale donazione. Maria e Giovanni sono ai piedi della croce. Maria tende la mani in segno di accoglienza: in Giovanni essa riceve ogni cristiano. Il suo senso che ha portato il Figlio di Dio ora porta l'intera umanità di cui viene Madre. La testa abbassata e gli occhi socchiusi sembrano ripetere ciò che disse all'angelo dell'annunciazione: "ecco la serva del Signore, si faccia di me secondo la tua parola". Dietro la scena dalla crocifissione corre un alto muro merlato che rappresenta le mura di Gerusalemme. Gesù, uomo dei dolori su cui ricadono tutti i peccati dell'umanità ha donato la sua vita fuori dalla città, trasformando in tempio divino il suo corpo crocifisso per amore. Romano il Melode nei suoi Inni immagina Gesù dall'alto della Croce si rivolga a sua madre dicendo: "…Madre, aquieta il tuo dolore (…) non lasciare che il giorno della passione possa apparire giornata amara, perché io, la dolcezza, sono disceso dal cielo come la manna: non come una volta sul Sinai, ma nel tuo seno (…) comprendilo, santa, sono io, il Verbo che si è fatto carne. In questa carne io soffro, ma in essa, pure, io opero la salvezza".


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 22:07





DISCESA AGLI INFERI

Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà la risurrezione dei morti, e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.

Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo, poi sarà la fine, quando Egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni principato e ogni potestà e potenza.

(1 Cor 15, 21-22)



Oggi nel mondo è apparsa la salvezza

cantiamo colui che è risorto dalla tomba,

Cristo Dio che dona la vita!

Distruggendo la morte con la morte

ci ha donato la vittoria e la sua misericordia.

(Tropario pasquale del mattutino)


Nel silenzio del Sabato Santo, sulla terra è giorno di dolore, ma agli inferi è già pasqua. Cristo vi discende come il sole che dissipa per sempre le tenebre della morte. La Resurrezione, nella tradizione dell'icona, è raffigurata mediante la discesa di Gesù in veste sfolgorante nella profondità dell'Ade, cioè negli inferi, nell'atto di scardinarle le porte e le sbarre della morte. Il risorto tende la mano liberatrice ai progenitori della stirpe umana, mentre intorno sono riconoscibili i giusti dell'Antico Testamento.

Cristo ha attraversato la morte, simboleggiata dal cerchio nero, afferra Adamo e lo attira a sé; di fronte ad Adamo si trova Eva, la madre di tutti i viventi, anch'essa tende le braccia verso il salvatore, ma le sue mani sono coperte perché toccarono il frutto proibito. Cristo Re ha veste dorata, risplendente della gloria divina e intorno a lui sono presenti le raffigurazioni dei profeti e dei giusti che attendono il salvatore. Alla sinistra: il re Davide, Salomone e Daniele con il copricapo di foggia babilonese. Più vicino a Gesù, Giovanni il Battista ripete il suo gesto di testimone. Alla destra Mosè con le tavole della legge, Abramo dal volto rugoso e Noè con le vesti screziate dei colori dell'arcobaleno, testimoni dell'Alleanza.

Cristo liberatore annuncia il Vangelo: ogni cristiano partecipe a questo atto apostolico per coloro che in questo mondo sono nelle tenebre e nell'ombra della morte.


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 22:11





LA TOMBA VUOTA

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare ad imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. (…) entrando nel sepolcro videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca ed ebbero paura. Ma egli disse loro: "non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E' risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete come vi ha detto".

Mc 16,1-7



Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri undici, parlò a voce alta così: "uomini di Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret (…) dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso. Ma Dio lo ha resuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere".

At 2, 22-24


Anche in questo caso l'icona esprime il mistero della Resurrezione di Gesù, come nella precedente nella Discesa agli inferi. Il racconto evangelico non dice niente sulle circostanze della Risurrezione e l'iconografia rispetta questo mistero, perciò la rappresenta sempre con la tomba vuota. E' l'alba, le donne si recano al sepolcro e hanno nelle mani piccoli involucri contenenti oli aromatici e mirra per imbalsamare il corpo di Gesù. Le loro vesti hanno colori crepuscolari: le ombre della notte stanno cedendo all'aurora. Di lato, un angelo in vesti dorate in cui traspare la luce senza tramonto che Cristo ha inaugurato. Il messaggero è seduto sulla pietra che chiudeva il sepolcro e che è stata fatta rotolare via. Al centro la tomba vuota e le bende mortuarie: la vita è altrove.

Diverse le analogie con la Natività: la grotta buia, la mangiatoia-sepolcro e le fasce-bende. Il mistero dell'incarnazione è giunto a compimento. Delle tre donne una ha l'aureola. E' la Maddalena, la peccatrice trasformata dall'amore di Cristo. Essa è immagine della Chiesa alla quale il Signore ha donato una nuova vita. Francisco Argüello, nel commentare il suo ciclo pittorico, su quest'icona tra le altre cose ha sottolineato "l'astrazione di questa tomba, che sembra una rotaia del treno che va fino all'infinito, come la morte che attraversa la vita degli uomini".


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 22:14





ASSUNZIONE DI MARIA

Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: "così sta scritto: il Cristo dovrà perire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati cominciando da Gerusalemme". (…) Poi li condusse fuori verso Betània e alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio.

(Lc 24, 45-53)



Datore di vita, amico degli uomini, sei salito al padre e nella tua indicibile misericordia hai elevato, assieme a te, il genere umano. Dopo aver donato la pace agli uomini, portato dalle nubi, sei asceso al cielo e ti sei assiso alla destra del Padre a te consustanziale e allo Spirito. Pur apparso nella carne sei rimasto senza mutamento. Ora aspetti il compimento di ogni cosa prima di venire sulla terra a giudicare il mondo intero. Giusto giudice, Signore, abbi pietà delle nostre anime ed accorda ai tuoi servi, Dio misericordioso, la remissione dei peccati.

(Canone innografico)


Il Signore con la sua discesa agli inferi ha annientato l'avversario e con la sua ascensione ha esaltato l'uomo. L'icona annuncia la vittoria sulla morte, sull'inferno e lo scopo della salvezza: la nostra umanità è introdotta definitivamente nell'esistenza celeste tramite l'umanità di Cristo. Quindi la nostra patria è nei cieli. L'Ascensione è già l'inizio della Pentecoste che è realizzazione della preghiera di Gesù: "io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro consolatore (lo Spirito Santo)" (Gv 14,16). Il Cristo, in un cerchio di sfere cosmiche da dove si irradia la sua gloria, stende la destra in un gesto di benedizione e di invio. Sotto il segno di questa benedizione gli apostoli diventano il fondamento della Chiesa. La Vergine, immagine della Chiesa, è rappresentata da due angeli al di sotto di Cristo che ne è il capo. L'estremità delle braccia alzate degli angeli e i piedi della Vergine formano i tre punti di un triangolo simbolo della SS. Trinità, di cui la Chiesa è l'impronta. Gli apostoli, in due gruppi, formano un cerchio e mostrano la Chiesa inscritta nel segno dell'eternità e dell'amore tra il Padre e il Figlio. Nel gruppo degli apostoli c'è San Pietro, a sinistra San Paolo, che non fu testimone dell'Ascensione, ma che tuttavia appartiene al nucleo apostolico. Il Cristo è sostenuto nel suo allontanarsi da due angeli, testimoni della sua Incarnazione. L'icona, invertendo la direzione del movimento del Cristo, rappresenta il ritorno del Signore: la Parusia. È ciò che annunciano i due angeli tra gli apostoli.


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 22:17





PENTECOSTE

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come il vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.

(At 2, 1-4)

Benedetto dei Tu,

o Cristo Dio nostro,

che hai reso sapienti i pescatori

avendo inviato su di loro lo Spirito Santo,

e, per mezzo di essi,

hai preso nelle reti il mondo,

o amico degli uomini, gloria a te.



Quando l'Altissimo discese

e confuse le lingue, divise le genti;

ma, quando distribuì le lingue di fuoco,

richiamò tutti all'unità,

noi, unitamente, glorifichiamo lo Spirito santissimo.

(Tropario e Kontakion della festa)


La Pentecoste è l'invio dello Spirito Santo da parte del Padre, evento accaduto secondo gli Atti, 50 giorni dopo la Pasqua. Lo Spirito Santo riproduce sulla terra la comunione celeste delle tre persone divine.

Nell'icona gli Apostoli formano un arco. Tutti sono di eguale grandezza: è l'armonia dell'unita, dono dello Spirito Santo. I dodici Apostoli sono il segno delle dodici tribù d'Israele. Alla destra della Vergine, San Pietro, a sinistra San Paolo che, per la vastità e importanza della sua evangelizzazione, è incluso tra gli Apostoli. Ognuno di essi tiene un rotolo, simbolo della predicazione della Buona Notizia. Particolare sconosciuto nelle raffigurazioni sacre in Occidente è la parte inferiore della scena dove in una specie di oscura caverna è collocato un personaggio in abito regale e con la corona. E' la raffigurazione del cosmo che tiene tra le braccia allargate una fascia contenente dodici papiri arrotolati. Esso è prigioniero del demonio, in attesa della predicazione dei dodici Apostoli che ha inizio proprio con la Pentecoste. Molto spesso nella tradizione iconografica, e anche nella rappresentazione realizzata da Francisco Argüello, la Vergine appare al centro degli apostoli.


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fioreluna
view post Posted on 9/4/2006, 22:18





DORMITIO MARIAE

L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

(Lc 1, 46-48)

In te si rallegra,

o piena di grazia, tutta la creazione:

la gerarchia degli Angeli e la progenie degli uomini;

o tempio santificato,

o Gloria verginale,

è da te che Dio ha preso carne,

in te è diventato un piccolo bambino

Colui che è il nostro Dio da prima di tutti i secoli.

Del tuo seno Egli ha fatto un trono

e ha reso il tuo grembo più vasto dei cieli,

o piena di grazie, in te si rallegra tutta la creazione.

Gloria a te.

(Megalinario, Inno a Maria che si canta nella celebrazione della Liturgia di San Basilio)


Maria è madre di Dio. In Lei la natura divina di Cristo si è fatta carne. Nel nuovo tempio ha portato in sé la SS. Trinità.

L'icona della Dormitio è un canto alla vittoria di Cristo sulla morte. Per questa vittoria il corpo di Maria entra, prima tra gli eletti, nella gloria di Dio. L'Assunzione è annuncio e promessa della Resurrezione dei nostri corpi alla fine dei tempi. Nell'icona al posto di San Tommaso, assente secondo gli apocrifi, è raffigurato San Paolo. Gli Apostoli, intorno al letto della vergine, esprimono profonda tristezza perché hanno perduto colri che oltre ad essere Madre di Dio, è anche Madre loro. San Pietro incensa il corpo della Vergine. Maria "dorme" con le mani incrociate sul petto su un letto riccamente adornato. Intorno al suo corpo c'è il manto color porpora, segno della sua regalità. Accanto al letto il cero pasquale.

Centro della composizione è il Cristo Risorto che sorregge nelle mani l'anima di Maria fasciata con le bende mortuarie. L'aureola verde scuro, intorno al Cristo, è piena di angeli chiamati a partecipare al solenne avvenimento e a scortare la Madre del Re al Cielo. Nella parte superiore Maria con la veste bianca è seduta in trono al centro di un'aureola formata da tre cerchi, simbolo della Trinità. E al di sopra, un tratto di cielo le cui porte si aprono per accogliere la Madre di Dio. Dai primi secoli la tradizione della chiesa e dei Padri professa la sua fede nell'elevazione al Cielo della vergine. Pur se la raffigurazione pittorica della Dormitio di Maria è caratteristica propria della chiesa d'Oriente esistono esempi significativi di questa rappresentazione anche in Occidente.


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auroraestetista
view post Posted on 11/4/2006, 10:49




che bel post cara non ho parole
 
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fioreluna
view post Posted on 12/4/2006, 10:18




tesoro, lo sapevo che tu avresti apprezzato!*
 
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Dionisios1
view post Posted on 17/1/2017, 08:59




Nel riquadro "L'assunzione di Maria" viene riportato l'episodio dell'Ascensione.
 
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14 replies since 9/4/2006, 21:39   278 views
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