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La cura del gorilla, un film di A. Sigon

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view post Posted on 16/7/2019, 10:19
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CITAZIONE
Un film di Carlo A. Sigon.
Cast Ernest Borgnine, Claudio Bisio, Stefania Rocca, Bebo Storti, Antonio Catania, Gisella Sofio, Kledi Kadiu, Fabio Camilli
Genere Thriller,
durata 104 min. -
Paese Italia 2006


TramaOpera prima di Carlo A. Sigon tratta dal romanzo di Sandrone Dazieri. Sandrone, detto il Gorilla, soffre fin da piccolo di sdoppiamento della personalità. È Sandrone (buono, ironico, un po' arruffato) e al contempo è Socio (razionale, freddo violento). Investigatore senza licenza, Sandrone/Socio si ritrova ad investigare sulla misteriosa morte di un albanese.
La Colorado, dopo Quo Vadis Baby? sembra ormai lanciata sulla strada dei film con "brutti (non tutti), sporchi (spesso) e cattivi (solo un po')". Sigon, che ha una grossa esperienza sul piano della pubblicità e dei corti, sa destreggiarsi con abilità nella materia, ben coadiuvato da attori come Bisio, Rocca e Catania. Ha poi l'asso nella manica di un Borgnine divertente e divertito in trasferta italiana per la gioia dei cinefili che ancora ne ricordano le qualità. Resta però una perplessità che non sta tanto nel fatto che 'non c'è più religione' (capirete il perché e vedrete però anche che la sceneggiatura cerca subito di riequilibrare) ma nella mancanza di un vero tormento esistenziale che è connaturato al noir e che qui è troppo programmatico per risultare credibile. Le riprese (la notazione è importante per un film che è molto attento ai luoghi) sono state effettuate a Milano, nelle ex cartiere Binda, fabbrica dismessa alla periferia sud della città, e a Cremona dove Dazieri è nato nel 1964.

Il film non è perfetto, però avvince ed in qualche parte (soprattutto per merito di Borgnine) diverte, intrattiene, personalmente gli darei un 6,5. Un noir ma senza il protagonista ed i personaggi di contorno "malati" o "disturbati". Alla fine lo sdoppiamento della personalità non turba più di tanto il protagonista, ed anche tutti sono cattivi ma non troppo. Secondo me Bisio è in parte, ma mettere Storti ed altri comici in ruoli come il capo della polizia o altro toglie un po' di pathos, perchè la battuta potrebbe essere dietro l'angolo (ed a volte c'è)
 
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