Altre vicende e dati negli USA.

Per capire meglio la tragedia di Carlo

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  1. Scienziato apocrifo
     
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    Una tredicenne della Carolina del Nord accusò Grover Gale di averla violentata per ben quattro volte. Nei trentasei giorni che Grover restò in galera, perse il lavoro, si coprì di debiti, non fu più in grado di pagare l'affitto di casa e rischiò il divorzio. Poi la ragazzina, il cui nome non è mai apparso sui giornali, ritrattò, ammise di essersi inventata tutto, e disse che aveva voluto soltanto attrarre l'attenzione del suo fidanzatino diciassettenne.
    Ma quando Grover fu scarcerato e rientrò a casa, scoprì che suo figlio aveva paura di abbracciarlo. Ovunque si recasse in città, la gente lo chiamava «molestatore di ragazzine», «violentatore». Qualcuno gli sputò perfino addosso. E la famiglia fu costretta a trasferirsi altrove. Se ne andarono in un altro Stato, si sistemarono in una cittadina in cui nessuno sapeva nulla di lui. Sono passati due anni e quelle accuse ancora sono un tormento: gli resta infatti un debito di 15.000 dollari, contratto per far fronte alle varie spese processuali, per pagare l'avvocato e gli affitti arretrati.
    Grover non sa se citare in giudizio la ragazza o dimenticare. Se cerca di dimenticare, sente salire dentro di sé la collera. Talvolta esce di casa come una furia, balza in macchina e a tutta velocità imbocca una strada qualsiasi, diretto da nessuna parte. Preme l'acceleratore e va, finché non riesce a calmarsi. «Da allora sono distrutto», dice. La moglie non riesce a parlare di quelle accuse, o ad ascoltarlo quando ne parla lui, senza piangere.
    Grover ha perduto vita e moglie. È stato violentato. Eppure non può permettersi di andare in analisi, né lo Stato gliela pagherebbe. Gli stessi psicologi temono di essere chiamati in causa come corresponsabili: «Se lo tratti come uno che non è uno stupratore e poi stupra qualcuno, puoi essere citato in giudizio per non averlo sottoposto a un trattamento adatto, perché in quanto psicologo avresti dovuto sapere».
    Dopo le accuse, nessun processo può cancellare l'ombra che segue un uomo ovunque egli vada. Tuttora il dottar William Kennedy Smith viene raramente chiamato «dottore». Quando fu accusato di violenza, il suo incarico all'University of New Mexico Hospital fu momentaneamente sospeso. Comprensibilissimo. Ma quando fu dichiarato non colpevole, l'università non riuscì a decidere se ridargli o no l'incarico. L'ombra lo seguiva anche dopo il processo.
    Ma Grover Gale è forse un'eccezione? Non sono forse rare le false accuse di stupro?


    fonte "Il mito del potere maschile"

    Edited by Scienziato apocrifo - 23/4/2006, 20:09
     
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  2. Vero Mummio
     
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    Sono queste le cose che mi fanno imbestialire, perchè non sono potere sessuale sì, potere sessuale no, in questi casi non ci puoi fare proprio niente, loro ti incasinano con le loro paranoie da inutili esseri deboli e loro sono a favore di leggi per segnarti a vita per aver violato la loro piccola, divina, tenera, inutile psicologia.
    Morale della favola non sei libero di decidere di te stesso e rischi di avere la vita rovinata per nulla, senza poter fuggire, nessuna via di fuga, tanto che gliene importa a loro? E con loro mi riferisco anche ad un certo utente di questo forum che ha avuto anche la faccia tosta di polemizzare con me perchè affermavo che per uno stupro esser segnati a vita è un tantino esagerato.
     
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  3. Scienziato apocrifo
     
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    Da una lettera dell'ispettore speciale dell'US Air Force Office of Special Investigation (20 marzo 1992)

    Con grande disappunto scoprimmo che almeno per il 60 per cento le accuse di stupro erano false.
    Dottor Charles P. McDowell,
    Supervisory Special Ageot, U.S. Air Force.
    Office of Special Investigation


    Dalle indagini condotte dall'U.S. Air Force su 556 casi di presunto stupro, si scoprì che nel 27 per cento dei casi le donne alla fine ammisero di avere mentito (prima della prova con la macchina della verità, o dopo, non avendola superata). Poiché altri casi erano meno sicuri, furono esaminati da tre professionisti indipendenti, che per l'indagine si basarono su venticinque elementi comuni alle donne che avevano ammesso di avere mentito. Se tutti e tre avessero concluso che le accuse di stupro erano false, il caso sarebbe stato classificato come falso. (Le donne non rischiavano nessuna condanna, poiché si trattava semplicemente di uno studio.) Quale fu la conclusione? Per un totale pari al 60 per cento le originarie accuse di stupro erano false.
    [...]
    Generalmente contee e città non aprono gli archivi al pubblico. Se ciò accade, di solito si scopre che si classificano come «infondate» (e non false) le false accuse di donne che ammettono di aver mentito, esattamente come nei casi in cui non ci sono prove, o prove insufficienti per aprire un processo. Quando il Washington Post ottenne da alcune contee dello Stato di Washington l'apertura degli archivi, si scoprì che due delle contee più estese, Prince George nel Maryland e Fairfax in Virginia, avevano rispettivamente registrato il 30 e il 40 per cento di casi di accuse false o «infondate». (Le false denunce per furti, furti con scasso e furti d'auto si aggirano invece tra l'1 e il 5 per cento.)

    fonte "il mito del potere maschile"
     
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  4. kanedda
     
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    Sfortunatamente le 'false accusation' sono diventate di moda negli Stati Uniti, io penso che dobbiamo se non altro lottare che non si finisca in questo stadio anche in Italia. Sono di moda anche perchè le vittime di crimine sessuale negli USA percepiscono un assegno dello Stato, risarcimento, vengono trattate con antidepressivi molto costosi etc. Trovo strano i casi con ritiro dell'accusa, che io sappia, almeno in California, ma forse questo negli ultimi tempi quando vi è di mezzo un accusa di violenza sessuale anche se viene ritirata, l'accusato non viene messo in libertà inquanto è poi lo Stato che procede, che io sappia se una donna ritira l'accusa è perseguibile legalmente, ma l'accusato deve comunque subire un processo. Certo, anche se lo vincesse il processo rimarrebbe comunque segnato. So di un tizio che era in prigione con Carlo, altro assurdo caso, 14 anni fa lui viveva a Ventura con moglie e figliastra, la figlia, classica teen-ager di 13 anni incazzata col mondo intero lo denunciò per molestia, in un secondo momentò disse di aver mentito, era arrabbiata con lui perchè non aveva voluto che uscisse, ma il procuratore non ne volle sapere, fecero un processo ed ebbe verdetto misto, quindi dovettero rifare il processo e fu giudicato colpevole, lui che era in attesa di sentenza fuori su parola, prese moglie e figliastra e scappò dagli Usa, se ne andò in afganistan (lui è di la), fu arrestato e in attesa di estradizione, per 30 mesi, riuscì a non farsi estradare, intanto la figliastra divenuta anche grande continuò a scrivere agli enti governativi chiedendo che lo scagginassessero, perchè era tutto falso, ma nulla. Lui divorziò con quella moglie uscito dal carcere si trasferì in Francia con la nuova compagna, una ragazza 12 anni più giovane di lui, da cui poi ha avuto una figlia, stava ricostruendo la sua vita in Francia, faceva il cuoco in un grosso ristorante e qualche mese fa fu arrestato perchè anche lui aveva un mandato di cattura emesso dalla contea di Ventura, è stato estradato, probabilmente non riesce a riaprire il caso e gli daranno il massimo della sentenza perchè il probation officer sembra che abbia detto che ha l'indole del pedofilo visto che ha poi sposato una donna molto piu giovane di lui.................Assurdo, e la cosa più assurda che nessuno fa casino per mettere fine a tutto questo.
     
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  5. Scienziato apocrifo
     
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    CITAZIONE (kanedda @ 24/4/2006, 18:29)
    ...... ha l'indole del pedofilo visto che ha poi sposato una donna molto piu giovane di lui.................

    :woot: pazzesco, spero che questo nn sia un motivo valido.

    La mia ultima ragazza aveva 14 anni meno di me... Ma non credo che una 21enne si possa considerare una bambina!!!! :blink:


    Edited by Scienziato apocrifo - 26/4/2006, 17:19
     
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  6. kanedda
     
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    Ti assicuro che è stato il rapporto del probation officer, ne sono rimasta sconvolta quando l'ho saputo, anche se ormai non mi meraviglio di molto. Ne conosco la situazione, perchè Channa (sto tizio) fu estradato un mesetto fa circa e ho cercato di metterlo in contatto con sua moglie che non aveva skype, sai, loro non possono fare chiamate internazionali, solo nazionali, infatti io avevo comprato un numero americano in skype per tenere i contatti con Carlo, e la famiglia del tizio sta in Francia, quindi ho fatto diverse volte qualche conferenza con la moglie in modo che sentisse la famiglia. Ma poi pensa, la cosa che mi aveva sconcertato di più che la pubblica accusa è Romero, lo stesso di Carlo, quindi conosco la situazione, avevo trovato anche qualcosa su internet sul caso. All'inizio si diceva che il suo avvocato vedeva buone probabilità per riaprire il caso, poi sembra che si era convinto del fatto che comunque aveva gia fatto 30 mesi in prigione e quindi forse lo facevano uscire presto, poi abbiamo saputo che il rapporto era: ergastolo, perchè è sposato con una piu giovane di lui di piu di 10 anni quindi è un pedofilo. Allora mi sono chiesta.............: e la White che si vantava delle prestazioni sessuali di Carlo e gli scriveva email sconcertanti, ed è 7 anni piu vecchia di Carlo e non dimentichiamo che ai tempi Carlo era un baldo ............figo (scusa sono un po di parte, ma lui era bello davvero) di 38 anni e lei oramai una 44enne (nulla contro quell'età io ci sono molto vicina, ma certamente ne con le frustazioni che ha lei) frustrata, NON SARA' MICA LEI UNA PEDOFILA?????' E vogliamo parlare della psicologa????? Lei 53 anni, Carlo 35 quando andò in terapia..............e non dimentichiamo che questa era la sua psicoterapista............e sta gente è a piede libero e libera di fare male a degli altri uomini e Carlo è trattato come un mostro.....................Dio...............ma a queste gli e la farei io provare la violenza per far loro sapere che vuol dire davvero!!!!!!!!!!!!
    scusa lo sfogo
     
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  7. Scienziato apocrifo
     
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    Perché mai una donna formulerebbe una falsa accusa di stupro?

    Quando per la prima volta sentii parlare di date rape e della possibilità che le accuse fossero false, la mia reazione personale fu questa: «Molti giovani non sanno quando un 'no' è da prendersi sul serio; per giunta, che cosa mai spingerebbe una donna a lanciare una falsa accusa se non c'è almeno un po' di verità?» Ma quando il governatore di New York si lasciò ingannare dall'affermazione di Tawana Brawley di essere stata vittima di violenza di gruppo (e invece si trattava soltanto, come risultò poi, di una scusa), e il governatore dell'Illinois rifiutò a Gary Dotson la riapertura del caso quando, anni dopo, i test del DNA virtualmente ne provarono l'innocenza, compresi che dovevo modificare il mio punto di vista. E cominciai pertanto a considerare i possibili moventi che spingono a formulare false accuse.
    L'indagine condotta dal Washington Post rilevò un'ampia gamma di moventi. Assai comune risultò il rancore contro ex boy-friend. L'ex fidanzato di Kathryn Tucci passò trecidi mesi in carcere prima che lei lo discolpasse. (Per Kathryn la pena fu un periodo di servizio civile.) Forse era comune soprattutto il bisogno delle ragazzine di trovare una scusa per i genitori se erano arrivate a casa tardi, avevano passato tutta la notte fuori o erano incinte.
    Una donna accusò il fattorino che consegnava quotidianamente i giornali di averla stuprata puntandole addosso una rivoltella, per giustificare il ritardo al lavoro. Era la seconda falsa dichiarazione in un anno. La prima volta era andata liscia, e così aveva pensato che anche la seconda non avrebbe avuto conseguenze. E invece le conseguenze ci furono: qualche seduta dallo psicanalista.
    Soltanto lo studio condotto dall'Air Force presenta un elenco sistematico dei moventi:


    Motivazioni citate dalle donne che ammisero di aver formulato false accuse di stupro

    MOTIVO...............................................................PERCENTUALE
    Rancore o vendetta.................................................... 20
    Compensazioni a sensi di colpa o di vergogna............20
    L'idea di essere incinta................................................13
    Per nascondere una «storia»......................................12
    Per mettere alla prova l'amore del marito.....................9
    Disordine mentale/emotivo............................................9
    Per evitare la responsabilità personale.........................4
    Mancato pagamento, o estorsione................................4
    Timore di malattie veneree............................................3
    Altro...............................................................................6
    Totale........................................................................100

    Il dottor McDowell osservò che le false accuse sono prevalentemente «strumentali», servono cioè a uno scopo. Se lo scopo è evitare i sensi di colpa o ottenere vendetta, possono consentire di dire ai genitori: «Non sono stata io a voler restare incinta: sono stata violentata», o al marito: «Non ho avuto una storia, non è stata colpa mia... sono stata stuprata».
    La società che giudica negativamente la donna che ha rapporti sessuali prima del tempo, induce le donne a formulare false accuse per sfuggire a quei giudizi. Uno dei casi riferiti dallo studio condotto dall'Air Force ne è un esempio:
    Durante un party, una recluta ventiduenne ebbe un rapporto sessuale con un compagno. Ammise che quella sera era ubriaca e che poi aveva cominciato a provare una grave vergogna perché altri partecipanti alla festa sapevano quello che aveva fatto. Così aveva deciso di denunciare di essere stata stuprata.
    In passato, una donna avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di essere sessualmente «troppo facile». Ora l'accusa di stupro le offre una scappatoia. Può passare all'uomo il peso della colpa e della vergogna. In effetti, la società ha bisogno di affrontare la questione se è davvero necessario creare la colpa, e dover pertanto poi trovare qualcuno da biasimare.
    C'è però un tempo in cui si deve accettare il biasimo: quando si infrange un patto. Quando l'accusa di stupro rivolta a un uomo dà un tale potere che l'intera U.S. Navy si sente in dovere di non indagare per capire se una donna si serve dell'accusa per evitare il biasimo derivante dall'esser venuti meno a un impegno, allora non facciamo che creare, per le donne meno responsabili, un incentivo a usare false accuse.


    da "il mito del potere maschile"

    Edited by Scienziato apocrifo - 26/4/2006, 17:27
     
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  8. lozoppo
     
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    Tra questi casi annoveriamo anche la protagonista del primo film porno Gola Profonda, Linda Lovelace, che si trasformò da convinta liberata sessuale in una femminista vittima della violenza prevaricatrice maschile (asserì di essere stata minacciata con una pistola per girare le sue fantasmagoriche scene).

    Edited by lozoppo - 26/4/2006, 22:23
     
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  9. kanedda
     
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    Sto inserendo alcuni dei vs commenti nel mio diario, potete cliccare qui Spero non vi dispiaccia
     
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    Lupus in fabula

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    A me non dispiace affatto, e così penso anche per gli altri...

    Grazie.
     
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  11. kanedda
     
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    Ho messo on line anche www.carloparlanti.com, speriamo che le cose comincino a girare, qualsiasi suggerimento è ben accetto, del sito in inglese si occupa Alessia, un altro dei nostri angeli, in ogni caso penso che veda anche i msg di questo blog
     
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  12. Scienziato apocrifo
     
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    Altro caso in USA

    «Florida. Una bambina di 9 anni afferma che il boy-friend della mamma, Ivie Cornell Norris, l'ha violentata. Norris rimase per 513 giorni nella Pinellas County Jail, in Florida, dove rischiò di restare per il resto dei suoi giorni. Perché fu scarcerato? Quando ebbe 11 anni, la ragazzina convinse un numero sufficiente di persone di avere, a quell'epoca, mentito.»
    Perché aveva mentito? La madre e il signor Norris litigavano spesso e lei voleva che Norris «si togliesse dai piedi». Come era riuscita a essere tanto convincente a 9 anni? Si ispirò per la sua testimonianza a un episodio del serial televisivo 21 Jump Street, e illustrava per l'appunto un caso di stupro.

    fonte "Associated Press, «Girl Admits Rape Lie; Man Free After 513 Days», in Dayton Daily News, p. 2-A, 18 gennaio 1990"

    Edited by Scienziato apocrifo - 29/4/2006, 18:18
     
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  13. Scienziato apocrifo
     
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    «Gordon Hamel era un impiegato rispettato con un curriculum virtualmente impeccabile. Quando si accorse che la sua società stava facendo qualcosa di disonesto, si trasformò in una sorta di grillo parlante. La società non sapeva proprio come rendergli la pariglia, ma alla fine ricordò che poteva accusarlo di molestie sessuali. Poiché tra le molestie sessuali rientravano quisquilie come un'occhiatina maliziosa o una barzelletta sporca - qualunque cosa contribuisse a creare un"atmosfera ostile' per una donna - l'azienda poteva virtualmente rovinarlo. Gordon Hamel dovette vendersi la casa per difendersi, e ammettere che, se avesse avuto idea delle conseguenze, si sarebbe ben guardato dall'essere onesto.»

    «White House Boa under Scrutiny», in "The Washington Post", marzo 1991
     
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  14. 62peppe
     
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    LA SEPARAZIONE ED IL DIVORZIO in Italia sono a mio avviso il principale motivo di false accuse di violenza rivolte agli uomini.

    Per ottenere l'affidamento dei figli ed il beneficio che ne consegue di casa e soldi, per dare l'addebito della separazione al marito ed avere il diritto di percepire il mantenimento da lui.

    Anche quando , come avviene nella stragrande maggiornaza dei casi, si dimostra l'infondatezza delle accuse, le mogli godono della pressochè totale impunità e non perdono i vantaggi ottenuti con le false accuse, copmpreso l'affidamento esclusivo dei figli.

    Le madri che hanno accusato i padri dei loro figlio dei crimini più inmfamanti (pedofilia compresa) non perdono l'affidamento o, se ciò avviene, i bambini non sono affidati al padre (come sarebbe logico) ma sono affidati ai servizi sociali che collocano la loro residenza presso la madre (che continua ad abitare la casa coniugale - anche se di esclusiva proprietà del padre calunniato - ed a percepire il mantenimento dei figli dallo stesso padre).
     
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  15. fagoshi
     
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    CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 23/4/2006, 20:09)
    Una tredicenne della Carolina del Nord accusò Grover Gale di averla violentata per ben quattro volte. Nei trentasei giorni che Grover restò in galera, perse il lavoro, si coprì di debiti, non fu più in grado di pagare l'affitto di casa e rischiò il divorzio. Poi la ragazzina, il cui nome non è mai apparso sui giornali, ritrattò, ammise di essersi inventata tutto, e disse che aveva voluto soltanto attrarre l'attenzione del suo fidanzatino diciassettenne.
    Ma quando Grover fu scarcerato e rientrò a casa, scoprì che suo figlio aveva paura di abbracciarlo. Ovunque si recasse in città, la gente lo chiamava «molestatore di ragazzine», «violentatore». Qualcuno gli sputò perfino addosso. E la famiglia fu costretta a trasferirsi altrove. Se ne andarono in un altro Stato, si sistemarono in una cittadina in cui nessuno sapeva nulla di lui. Sono passati due anni e quelle accuse ancora sono un tormento: gli resta infatti un debito di 15.000 dollari, contratto per far fronte alle varie spese processuali, per pagare l'avvocato e gli affitti arretrati.
    Ma Grover Gale è forse un'eccezione? Non sono forse rare le false accuse di stupro?
    fonte "Il mito del potere maschile"

    Non è un'eccezione.
    Purtroppo, da ciò che leggo, la violenza sessuale inventata è diventata un ottimo strumento per annientare una persona, principalmente di sesso maschile.
    Andrà avanti sempre peggio, a meno che si prendano i dovuti provvedimenti, caso per caso.
    Anzitutto avrei condannato i GENITORI di quella ragazzina 13 enne a PAGARE LE SPESE PROCESSUALI dell'accusato, ol3ché quelle da sostenere per LA PUBBLICAZIONE SU IMPORTANTI QUOTIDIANI PER + GIORNI e per la DIFFUSIONE DI COMUNICATI TELEVISIVI NEI NOTIZIARI + DIFFUSI delle dichiarazioni dell'innocenza di costui.
    Per quella signora che è stata scoperta la 2a volta a mentire, l'avrei condannata sia alle spese, sia ALLA STESSA PENA ALLA QUALE sarebbe stato condannato l'uomo se fosse stato ritenuto colpevole.
    È come tentare un omicidio sparandoti con una pistola e, mancato il bersaglio, risarcire il solo costo della pallottola!
    SI DEVE INVECE PROCEDERE PER TENTATO OMICIDIO!
     
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