Salve a tutte,
in riferimento alla INTERESSANTISSIMA discussione aperta da Mariangela alias *Miaka*_Xtina4ever
"COSA VI HA FATTO INNAMORARE DI RUSSELL"alla quale ho risposto nei posts che Vi riporto in link:
1°post2°post3° post4° poste più nello specifico al profondo messaggio di K3lly che Vi riporto in quote, mi sento di condividere con Voi la mia esperienza...
Quote di K3lly:
CITAZIONE
Per evitare questo si dovrebbe trovare la capacità di distinguere il proprio idolo dall'uomo reale. Così quest'ultimo sarebbe libero( e perchè non dovrebbe esserlo, poverino!) di fare ciò che più gli aggrada tipo tirare i telefoni in faccia ai portieri d'albergo, innamorarsi delle bietole e farci i figli, bere a dismisura o fumare come un turco! Con questo non voglio dire che non si possa seguire quello che il proprio idolo fa nella vita e provarne interesse, ma bisogna farlo sempre con un certo distacco, magari con un pò d'ironia senza sentirsene assurdamente ferite. Russell e tanti altri personaggi dello schermo come lui, non sono esseri perfetti, sono solo esseri umani, come lo siamo noi e le persone che abbiamo vicino per cui possono essere anche loro stupidi, meschini o deludenti e soprattutto, possono sbagliare. Apprezziamone con gioia le capacità professionali e l'aspetto fisico (questo lo facciamo, lo facciamo! ), ma teniamolo ben distinto da quella persona così speciale ed ineguagliabile che ognuna di noi si è creata nel più profondo di se stessa e che non è altro che il nostro concetto dell'amore. Siete d'accordo?
Condivido assolutamente cara K3lly.
Sono stata a Le Thor - ved.
Le Thor concert report -
e in Australia per gli ultimi 5 concerti di Russell di Gennaio - ved.
pagina dei concerti di Russell in Australia - fine Gen.e...
Mah, che dire, sto metabolizzando la delusione, piano piano...
Da donna adulta, non posso certo imputare ad un essere umano di non corrispondere alla mitica proiezione che io stessa ne ho fatto, ponendolo su un piedistallo, per riempire la mia voglia di amare e di essere amata, standome al calduccio della mia casa, da sola e senza confrontarmi con un uomo in carne ed ossa, ma...
Certo che è stato "deludentino forte"...
Vedere un essere umano, profondamente impaurito e che reagisce a questo stato psicologico con un forte aggressività... a me personalmente non suscita tenerezza, ma repulsa psichica...
Chi di Voi ha seguito dall'inizio il sito che ho dedicato a lui
Shadows an' Dust,
ha visto con quanta dedizione ho impiegato ore ed ore ad aggiornare il medesimo (cosa che non rinnego, l'ho fatto perchè ne avevo voglia e aspettandomi nulla in cambio se non la gioia di farlo - come credo ognuna di noi che abbia un sito del genere), dopo il viaggio in Australia, avrei dovuto fare un mega concerts reports,... ma non me la sono sentita...
Solo ora, sto metabolizzando la cosa e piano piano mi sento di parlarne con Voi...
Nel mio concert report di Le Thor non ho fatto cenno alcuno al fatto che
l'ho conosciuto personalmente all' after party privato che lui ha dato all'auditorium de Vaucluse
dove ha fatto il concerto, e al quale io ho avuto la fortuna di partecipare.
Conoscenza molto semplice, niente di eccezionale, non sono certo una di quelle persone che stringendo la mano ad una persona e parlandoci per un minuto, poi vanno in giro dicendo: "E' un mio amico" assolutamente no...
In sostanza è andata così...
INCONTRO CON RUSSELL:Finito il concerto, alcune ragazze con le quali stavo, sono andate ad aspettare che uscisse dalla porta posteriore
io ho avuto la fortuna di andare per caso davanti alla porta anteriore
e la security, che mi aveva visto dalla mattina a mezzogiorno ed aveva capito che non ero una terrorista, gentilmente mi ha dato il passy per entrare al Suo after party privato.
Potete immaginare come mi sentivo...
Ero al Suo after party privato, tutta sola e... diciamo da outsider...
Tremavo come una foglia... Entro nella sala... (Le foto che Vi metto di seguito le ho scattate il giorno dopo, prima di partire...
e ho tiro fuori il "periscopio"... "Dov'è?" Ma lui non era ancora lì, stava ancora in camerino.
Ho chiacchierato un po' con l'aiuto regista di Sir Ridley Scott, con gli altri membri della band e con il fonico Tony, che poi ho incontrato di nuovo al Vanguard a Sydney (essendo musicista per lavoro anch'io, abbiamo parlato di musica ed essendo per lavoro abituata a questo ambiente, mi tenevo abbastanza sulle mie in quanto essendo lì da sola, stavo attenta a non confondermi con alcune delle presenti, che non erano proprio Madre Teresa...)
Nel frattempo che chiacchieravo il periscopio era sempre attivo (dovete calcolare che la mia grande altezza è di mt. 1,56,1/2 e al mezzo ci tengo - poco più di un hobbit), quindi solo col periscopio potevo individuarlo...
… Eccolo che arriva… Bello come il sole, alto una quaresima, con la solita maglietta Zen Master, il jeans nero Armani dell’ultima parte del concerto, stivaletto nero annesso, barbetta incolta, capello appena docciato, bicipiti giganteschi… mano nella mano con Danielle che, ragazze, non è brutta… a prescindere da tutti i nostri scherzi è tanto bellina, si sarà rifatta il naso, la bocca, il seno… quello che vi pare, ma il chirurgo è stato sicuramente bravo, perché non sembra affatto, è piccolina e vederli insieme è addirittura una gioia, sembrano il gigante e la bambina e poi, quando entrano loro la stanza s’illumina… E lei quando lui gli fa le smorfie ride tutta, pure i capelli, pure i vestiti... E' un piacere vederli insieme...
L’unica cosa che mi aspettavo fossero più grandi erano gli occhi… ma purtroppo aveva già bevuto, e quando beve gli vengono gli occhi piccoli piccoli e gonfi… e non quei fanali che gli si vedono nei film (durante i quali pare non beva)… comunque nel complesso era sempre il nostro Russell… meraviglioso…
Il cuore comincia a fare Bum Bum Bum ed io, che sono completamente astemia, vado al bancone e prendo una birra… la prima…
Sapete ragazze, a un certo punto, arrivata fino a lì, stando nella sua stessa stanza, respirando la stessa aria che respira lui, ti cominci a dire: “Beh, che caspita, sei arrivata fino a qua, hai speso dei soldini per fare questa pazzia, ora sei anche riuscita ad entrare qui… lo devi conoscere… educatamente, gentilmente, formalmente, ma lo devi fare”…
Seconda birra!!! Diamoci coraggio!!!
Beh, fuori dal lavoro, io sono una persona molto timida e detesto rompere le scatole alla gente, non chiedo autografi, niente di tutto questo ( non denigro affatto chi lo fa, solo che io non mi sento…)
Insomma, giravo per la sala, tenendolo d’occhio e cercando il momento + opportuno per poter entrare in azione, cioè quando non fosse stato a parlare con la gente o con Danielle… Non volevo proprio disturbarlo…
Tanto per darmi un tono, vado al bancone del bar
e appoggio il braccio destro su di esso, posando la birra, che sinceramente mi faceva un po’ schifo … non essendo abituata, mi cominciava a fare male lo stomaco – anche perché non essendo abituata a bere – non sono capace di sorseggiare – e poi, dato lo stato d’agitazione, bevevo tipo medicina… a garganella, l’adrenalina era troppa perché io ne sentissi gli effetti al livello giramento di testa… la metabolizzavo in un istante, ma lo stomaco cominciava a piegarsi…
A un certo punto con la coda dell’occhio vedo una mano sinistra (non nel senso di cattiva) che si poggia sul bancone… Vi pare che potevo non riconoscerla?
Mano gigantesca, con fede d’oro bianco annessa… Era la Sua, praticamente a 10 cm. dalla mia mano dx la quale, come animata di vita propria (tipo: “mano, rispondi al telefono”), comincia a muoversi verso la Sua… Io guardavo la mia mano destra inorridita e tentavo di fermarla, ma lei continuava ad avanzare… Nel frattempo, essendo che praticamente stavamo spalle a spalle, mi giro un poco per distrarmi e l’occhio mi cade in basso… Ha veramente un bel fondoschiena… Torniamo alla mia mano… Alla fine, in un ultimo strenuo tentativo di fermarla, a pochi millimetri dalla catastrofe… la sollevo e dico al barman : “Una birra per favore” e scappo via, pensando tra me e me: “ma che sei scema, con la moglie a due metri e tutta la gente intorno…pazza… ripigliati”
Insomma siamo alla 4° birra, il mio stomaco è ormai piegato tipo antico soffietto da camino e il party comincia scemare… Bisogna agire…
E’ stato un attimo… lui va al bagno… state tranquille non l’ho seguito… Lui esce dal bagno (Quando ho raccontato la cosa a Babette mi ha assicurato che, essendo un padre è abituato a lavarsi le mani… speriamo bene…)
Io sono sotto le scalette della hall del party (quella che io ho poi definito la “scala santa”) vedi foto…
lui arriva, sta per scendere i gradini ed io mi dico “O adesso o mai più… forza e onore… vai,…”
Mi avvicino e qui di seguito avete il brevissimo dialogo del nostro incontro (in Inglese non esiste il Lei, se non usando Sir):
Sabry: “Excuse me if I dare to bother you, Sir” - Mi scusi se mi permetto di disturbarla, Signore -
Russell: “Yes, madame” - Sì signora –
Sabry: “My name is S. D., I’m very pleased and honoured to meet you, Sir” – Mi chiamo S. D. e sono molto onorata di fare la Sua conoscenza, Signore -
Russell: “Please to meet you, too, madame” – piacere mio signora -
E ci stringiamo la mano... ragazze c’ha una mano gigantesca ed una stretta forte e massiccia
Sabry: “I wanted to tell you that you’re a terrific professional and a great human being and that we’re all proud of you, and that I ‘ve come here on purpose for your concert, Sir” – Le volevo dire che Lei è un professionista eccezionale ed un grande essere umano e che io sono venuta qui apposta per il Suo concerto –
Russell: “Thank you so much madame, where are you from?
Sabry: “I’m from Roma ,Italy” - Sono di Roma – Italia -
Russell: “Ah Roma, great”
Sabry: “Yes and I was born and raced close to the Colosseum and you can imagine how much proud I am to have the opportunity to tell you this, Sir...” – Sì e sono nata e cresciuta vicino al Colosseo e Lei si può immaginare quanto io sia fiera di avere la possibilità di drire tutto ciò poprio a Lei...-
Russell: “Thank you very much”
Sabry: “Thank you too, Sir, good bye” – Grazie a Lei, arrivederci -
Russell: “Good bye” - Arrivederci
Gli avrei voluto dire altre 10.000.000 di cose, ma mi sembrava il caso di andare e di non disturbarlo più.
Sorridendo educatamente l'ho salutato e l'ho lasciato in pace...
Il cuore andava a tamburo
In tutta la brevissima chiacchierata, Russell mi ha continuato a stringere la mano (in modo educato e corretto), non l’ha mai lasciata e la sua attenzione è stata completamente focalizzata su ciò che si diceva, non faceva stile movie star “Ciao caro, ciao cara”
Non è stato “affettuoso” (nè mi sarei mai aspettata che lo fosse) o particolarmente gentile, è stato molto formale, ma educato.
Appena mi ha lasciato è corso da Danielle a baciarla e a farla ridere. Cosa che al tempo, io interpretai come prova di profondo rispetto e amore, ma dopo il viaggio il viaggio in Australia, in cui ho avuto la possibilità di vederlo per 5 concerti sul palco e fuori, mi sono dovuta ricredere…
Premetto che sono andata in Australia non aspettandomi nulla, come ho detto prima, non è che se parli ad una persona per un minuto e poi la rivedi, pensi che sia tuo amico e poi so ben distinguere tra il Russell che ognuna di noi si è costruita nel cuore e il sig. Crowe personaggio pubblico…
Beh, intanto l’atmosfera delle fans che erano andate in Australia non aveva niente a che fare con quella di Le Thor, o almeno con la meravigliosa esperienza che avevamo condiviso con alcune delle ragazze andate a Le Thor… Educate, tutte pazze per Russell, ma coscienti della differenza tra realtà e sogno… E poi a Le Thor si è creata in un istante un’atmosfera all “tutti per uno, uno per tutti”
C’era in Australia una specie di “competizione” che io avvertivo come assurda.
Competizione di che? Quest’uomo è sposato, felice e siamo tutte qui per seguire i suoi concerti. Punto!!!
C’è da dire che non avendo mai fatto parte di gruppi di fans, non sapevo che esistessero quelle che si considerano i capi delle fans, le fans più antiche, che quando entravano nei locali dei concerti era un po’ tipo la situazione di Miseria e nobilità quando entra Totò benedicendo… e tutte le “sottofans” si “genuflettevano”… scusate ragazze ma io queste cose non le capisco… Oltretutto, si parla di persone tutte oltre i 55, la più giovane ero io, con i miei 39 anni… insomma… una situazione tra il ridicolo ed il grottesco…
Vabbeh, mi dico, usanze di fans statunitensi… E non europee…
Ok andiamo avanti…
Arriviamo al punto dolente…
Ovviamente quanto sto per dire non si può certamente riferire al soggetto in questione dal punto di vista privato e personale, ma a quella sfera pubblica, vista un po’ più da vicino, in quanto i concerti non erano più in un teatro ma in pub piccolissimi. Quindi possiamo dire che ci sono tre stadi: Il sogno privato di ognuna di noi – la sfera pubblica osservata un po’ più da vicino e quella assolutamente privata della quale non posso ( per mancanza proprio di conoscenza) e non mi permetterei mai di parlare.
Quanto sto per dire è frutto, ovviamente delle mie sensazioni e riflessioni, non posseggo verità rivelate… Io posso solo parlare delle mie sensazioni e di certe sue azioni che io ho rielaborato provando determinate sensazioni… Magari ad altre persone, gli stessi comportamenti possono provocare sensazioni opposte alle mie
Beh… da dove comincio?
Allora, alcuni dicono che quando lui entri in una stanza, il suo Karisma sia talmente potente che tutti automaticamente gli conferiscano autorità… uhmm…
Io personalmente, e non me ne sono resa conto subito, ma con il passare dei giorni, in sua presenza mi sentivo come quando andavo a scuola, al triennio del liceo, avevamo una professoressa di Italiano e Latino, che per tre anni non ha mai urlato, ma ne avevamo tutti il terrore, era come se avessimo paura che scattasse da un momento all’altro e un vulcano ci travolgesse…
In più questa prof. era di un sarcasmo e di un’aggressività (denigratoria, mettendo alcuni in ridicolo) molto pungente. Per mia fortuna io adoravo sia , l’Italiano che il Latino, ma l’ho vista trattare malissimo altri…
Beh, riflettendo sulle mie emozioni ai concerti, io mi sentivo riportata a scuola e vedevo molte altre fans come bloccate…
Insomma ragazze, in Australia eravamo a dei concerti, si presuppone che sia un evento ludico e non un momento di terrore…
Esempio: Concerto di Byron Bay 21/01/06. Discoteca del Great Northern Hotel – non seduti ai tavoli come gli altri concerti ma in piedi – non esistevano tavoli.
Altre fans ed io eravamo esattamente sotto-palco, io ero proprio davanti al big man, con le mani appoggiate al palco (io come le altre ovviamente), avevo le sue scarpe, e il mitico gessato, a circa 2 cm. (ma stavolta la mia mano non si è mossa per niente – ero già al 4° concerto in Australia e la situazione mi si era fatta già + che chiara)
Quando lui canta “Raewyn” a me viene di prendere la mano a chi mi stava ai lati per iniziare una specie di ola, insomma quello che si fa ai concerti Rock in segno di approvazione e coinvolgimento, entrambe quelli ai miei lati, mi dicono: “No, no, che poi magari si arrabbia…” Eh nooo… E non è possibile. Quello che desidero comunicarVi è che ai concerti, c’era quest’aria di terrore, una forma di staticità assurda…
Ci si confrontava con alcune fans le mattine dei concerti e sentivi discorsi del tipo: “Speriamo che R. stasera sia di buon umore…”
Eh nooo…
E regolarmente, beveva, fumava come un turco sul palco, era sarcastico ed addirittura pareva infastidito dalla presenza di chi, come me si era fatto migliaia di km. Per andare a vederlo e seguirlo, addirittura ci sono state persone che stavano in Australia da tre mesi e venivano dagli States.
Io non dico che questa persona doveva niente a nessuno, chi ha fatto un viaggio del genere, ha deciso di farlo, ma addirittura mostrare fastidio e, come scrivono alcuni recenti articoli ( che hanno dato conferma a certe mie sensazioni), mostrare una sorta di pubblica misoginia… E nooo…
Ok, sei bello, sei famoso, sei bravissimo, talentuoso al massimo, sei ricco, tutto quello che vuoi… Le donne dai 3 ai 103 anni Ti si sposerebbero tutte (forse dopo che ti hanno conosciuto no…), ma tu in questo momento sei su un palco, a fare ciò che definisci una delle tue attività preferite, se non la preferita, tra e poi parentesi la fai per hobby, pagandone tutte le spese e invece sembra che tu non veda l’ora di finire per poter fuggire… Sempre con ‘sta faccia seccata, sempre sarcastico, mai un sorriso, io capisco che il manuale del piccolo rocker dice che più si fa la faccia cattiva più si fa rock, ma qui non stiamo in uno stadio ad un concerto di M. Manson, stiamo in locali piccolini, con sempre la stessa gente, che Ti sta seguendo fedelmente e tu non sei vestito torchiato con le croci rovesciate al collo, ma c’hai sempre il solito gessato da bancario alla comunione del figlio e canti canzoni pop, country… rilassati…
L’ho visto io, girarsi di spalle al pubblico per accendersi una sigaretta ed avere le mani che gli tremano per la paura… Ragazze… mi ha fatto una tenerezza infinita in quel momento e quello è stato uno dei pochi momenti in cui il sogno si è riaffacciato per un attimo,e me lo sarei abbracciato e tenuto stretto stretto al riparo… ma poi si è girato… sempre con quella faccia storta, aggressiva…
Che agonia…
Pensate che, proprio al concerto di Byron Bay, ad un certo punto mi ero talmente stufata che mi era venuta voglia di legargli i lacci delle scarpe, così almeno ci saremmo tutti fatti una risata liberatoria… ma poi ho ovviamente desistito…
C’è da dire una cosa, che quando era di umore passabile e faceva dei discorsi introduttivi alle canzoni, praticamente recitava un copione, che avrà buttato giù come discorso introduttivo ad ogni singola canzone… ecco… lì si assisteva ad un miracolo…
Ragazze… ha veramente un talento nella recitazione che è potentissimo, è eccezionale, e riesce anche ad avere una vena comica che usualmente non possiamo vedere nei suoi films…
Ha, per esempio, una capacità d’imitare voci e gesti altrui in un modo assolutamente perfetto, tanto da indurmi talvolta a pensare: “Ma questo, perché non fa l’attore?”
C’è da dire un’altra cosa, questo personaggio è abituato a “Silenzio, motore azione” in un locale, le cose non stanno così, sei tu che ti devi conquistare l’attenzione dell’audience. Noi fans accanite eravamo tutte “terrorizzate” dall’imminente scoppio della bomba, ma le altre persone del posto, se ne fregavano, e tu non puoi pretendere che in un posto come Newcastle, che è tipo una borgata nostra, di venerdì sera dove il più sobrio ha in corpo 5 birre, stia in religioso silenzio per sentire te che racconti la storia del suicidio di tua zia…
E allora che succede? Il pubblico rumoreggia? Il pupo si stranisce e taglia 4 pezzi dal concerto.
Ragazze io lo so che essendo musicista e lavorando tutte le sere tranne la domenica a contatto col pubblico, ho l’occhio abituato a vedere certe cose e che ciò che ad un’altra persona che non fa questo lavoro sfugge a me non passa inosservata, ma c’è da dire che – premesso che non mi sento nessuno – non sono un premio oscar che canta per diletto, ma è il mio unico lavoro da quasi 18 anni, io dico che anche se tu facessi questi concerti gratis, e gli unici a venirti a vedere fossero persone scese dal piano di sopra e non venute da tutte le altre parti del mondo, siccome sei su un palco, e in questo momento ti stai “vendendo” professionalmente come cantante e intrattenitore e questo DEVI fare… Non puoi pretendere il silenzio assoluto come se tu stessi per girare la scena dell’elettro-shock di ABM… Purtroppo il lavoro live non è così e al newcastleese ubriaco non gliene frega niente che sei il grande premio oscar…
Invece spesso ha mostrato atteggiamenti del tipo: “Io sono… Quindi voi dovete….tutto mi è dovuto” E no, non funziona così, sennò vai a cantare a casa, per papi, mamy, figli e mucche…
Il mondo ha smesso di girati intorno all’età di tre anni, anzi non ti ha mai girato intorno, a te come a tutti noi, solo che fino ai tre anni ci è concesso di pensarlo… Il problema sorge quando questo atteggiamento mentale prosegue fino ad età anagrafica adulta… e non credo che sia sano nel vivere sociale reagire aggressivamente alla mancanza di attenzioni.
“Eh ma quando beve diventa aggressivo…” Ho capito, ma mica glielo ha ordinato il medico…
Ci sono molte altre sfumature che ho potuto notare nel suo carattere pubblico, ma non credo sia il caso di continuare per non tediarVi oltremodo…
Comunque, in definitiva dopo tutto questo lunghissimissimo discorso, io resto comunque del parere che sia uno dei migliori attori al mondo, se non il migliore, una persona pubblica molto problematica e all’apparenza non felice, né serena (e questo mi dispiace molto per lui) come invece va propinando a destra e a manca… Pure ‘sta storia de’ ‘sto padre e ‘sto marito… mi sembra un po’ ossessiva… abbiamo capito, non credo che nessuna si permetterebbe mai di attentare alla tua virtù… all’inizio credevo che fosse meraviglioso il mettere sempre davanti ‘sta “famiglia”, ma se questo deve essere uno strumento per dare ampio spazio ad una forte misoginia…. Diventa un mezzo, un uso…
Lui detesta le intrusioni nella sua vita privata (come è giusto che sia) ed invece è proprio lui a dare continue notizie su di se, sia a parole (per esempio nei discorsi introduttivi alle canzoni) che con messaggi analogici…
Avrei voluto che Voi foste lì… è assolutamente trasparente, quindi vulnerabile, quindi metabolizza il tutto aggredendo… Mi dispiace proprio…
Tutto questo, ripeto, sono solamente le mie personali emozioni…
E’ vero K3lly, il sogno è una cosa, la realtà è completamente diversa... comunque e sempre e ciò risiede proprio nella differenza intrinseca che sta tra i due piani...
Come ho detto all’inizio, non attribuisco a lui nessuna colpa per essere “sceso dal piedistallo” sul quale io lo avevo posto; ho visto un essere umano, alle cui azioni io ho reagito provando emozioni di carattere negativo… L’aggressività, anche se inconsciamente usata come strumento di difesa da paure umane, mi respinge, mi fa provare timore e repulsa…
Ma voi vi rendete conto che ci sono stati momenti ai concerti, in cui io mi guardavo dall’esterno e mi dicevo: “Sabry, questa persona che hai davanti a 2 cm. È la stessa che quando sei a casa, dopo il lavoro e metti uno dei suoi film, ti fa rizzare fino all’ultimo pelo, pure quelli che ti sei tagliata ieri e oggi sono nel cestino… E invece ora… ti dà un senso di fastidio e di repulsa…” neanche mi attraeva…
C’è anche da dire, e qui veramente concludo, che se qualcuna di noi, che si è creata quest’ideale, l’ha fatto per naufragare dolcemente,come direbbe il buon vecchio zio Leopardi, nel dolce mare dei suoi occhi, e per fuggire una realtà, un vissuto in cui ha dovuto fare i conti con uomini deboli, o semplicemente umani, a cui lei ha fatto magari da mamma, o da crocerossina (il famoso “io Ti salverò” di noi donne docet), beh per quanto io lo abbia potuto “amare”, mi sono detta: “E che cavolo, pure a distanza di 10.000 miglia te lo sei capato così… un po’ alternativo… Complimenti… che fiuto…”… In parole povere… se si sogna non si può fare la crocerossina…
Abbiamo già dato...
Quindi, lasciamo che il sogno resti tale; per me è ora è difficile, non vedo più i suoi film in questo periodo, non riesco ormai a scindere il sogno dalla realtà, ma questo è un bene… Mi sta facendo crescere… Non rimpiango il viaggio in Australia che mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto vedere la realtà, la mia realtà, né rimpiango questi due anni di “amore folle” e di fantasia sfrenata. Il pensiero di lui resta sempre nel mio cuore come quello del personaggio che ha salvato la mia vita… E di questo, (a Sua insaputa) gliene e me ne sarò sempre grata)
So di aver parlato a persone adulte e mature come Voi tutte siete, anche quelle di giovane età e credo che abbiate capito che il mio intento nello scrivere non è distruttivo ma costruttivo…
Credo di non aver fatto vacillare il sogno di nessuna (né ho tentato di farlo), perché noi siamo capaci di sognare… sempre…
E Vi devo dire, che scrivendoVi, ho rivissuto ogni singolo momento, da Le Thor, all’Incontro col Boss, all’Australia, tutte piccole caselle della mia vita che non toccavo più da tanto tempo – per esempio scrivendo , mi è venuto in mente una specie piccolo racconto che ho scritto circa 2 anni fa ai tempi delle riprese di CM, quando ancora si era in tempi non sospetti di concerti ed incontri vari (
7 giorni a Toronto e, come ho detto in qualche post fa, nessuno si butta via, gli si trova solo un altro luogo dentro di noi…
V.V.B.
Xxx, Sabry
Edited by SabryD - 14/5/2006, 13:06