Strage di Mosca, Sono passati tre giorni, che idea vi siete fatta?

Tutti, tranne quelli indicati dai nostri giornali e dai servizi segreti di ogni nazione.
(continua?)

Quando accadono cose del genere mi pare difficile trovare una verità oggettiva, univoca e lampante.
Troppe parti in causa tendono a "salire" sull'evento per farne un piedistallo e attribuirlo a chi fa loro comodo, magari usandolo come casus belli per scatenare un conflitto o esacerbarlo.
I tizi arrestati dalla polizia russa sono certamente di origine asiatica, provenienti da aree con forti tensioni jihadiste o simili... ma si è davvero sicuri che siano stati loro?
Non potrebbero essere dei capri espiatori tirati fuori dalla propaganda di Mosca per rassicurare i cittadini russi e dare la colpa dell'accaduto a Tizio, magari coinvolgendo anche Caio e Sempronio che potrebbero benissimo esserne estranei?
Volendo ammettere che siano colpevoli o, comunque, coinvolti nella faccenda ci si dovrebbe chiedere cosa NON abbia funzionato nell'intelligence russa e/o perché non siano stati considerati gli allarmi di altri servizi segreti.
La stessa domanda andrebbe posta all'intelligence israeliana dopo il 7 ottobre o alla CIA per il fatidico 11 settembre.
E qui ci si potrebbe sbizzarrire ancora di più nelle ipotesi o complotti, magari arrivando ad affermare che tutto è stato organizzato dai servizi segreti stessi per buttare sul piatto un po' di morti e sollevare un nuovo polverone.
I morti, appunto, sono la sola certezza e mi suscitano compassione quando sono civili inermi, al di là della loro nazionalità. Al contrario, non me la suscitano quando sono gente che se l'è cercata, specie se invoca un dio che, se c'è, li maledirà per l'eternità.

La tua logica non è delle peggiori ma, come le altre ipotesi, rimane nel campo (sempre minato) del "probabile ma non dimostrato".
Ipotesi e propaganda a parte, resta il fatto che la Russia non è crollata dopo un mese, non ha finiti i missili, Putin non è morto e pensare che la Russia si arrenda di fronte all'abbaiare della NATO è cosa da dementi.
Peccato che la demenzialità sia ancora di moda.
Per esempio, è interessante la notiziola odierna secondo cui il "cerchio magico" di Zar Vladimiro gli avrebbe consigliato di non insistere nell'incolpare l'Ucraina del fattaccio perché "non c'entra".
Peccato venga da una fonte scarsamente credibile come "La Repubblica"... e poi, si sa, i "cerchi magici" portano sfiga: si veda cos'è successo a Bossi!

Un'ulteriore incognita nel campo atlantista sono le prossime elezioni USA.
Fare pronostici è arduo, ma una sconfitta di Bidon potrebbe starci tutta: non è solo una questione d'età o demenza, ma della sua insistenza a portare avanti una politica estera miope che gli fa "difendere" un Netanyahu che farebbe meglio a scartare (e lo pensa la grande maggioranza dei suoi elettori) e firmare continue cambiali in bianco a Zelensky senza avere la sicurezza di poterle pagare.
Ma, ipotizzando la vittoria di Trump, cosa cambierebbe?
Rimanendo sul fronte europeo (quella USA andrebbe trattato a parte), che valore ha la sua promessa di far cessare la guerra in 24 ore?
Come pensa di realizzarla?
Ripeterà la "toccate e fuga" dell'Afghanistan?
Andrà a Mosca per parlare di "pace" e farsi prendere per i fondelli da Putin come ha fatto il Cicciobello Nord-coreano?
E come la prenderanno i fabbricanti di armi, a cui non basta più il trasformare in arsenali le case degli americani?
Una cosa è (quasi) certa: fino alla proclamazione del presidente le cose non progrediranno... salvo più gravi imprevisti