La Monza Molteno e la Como Lecco da cui si dirama sono linee diesel in una zona tutta elettrificata. Per questo motivo potrebbe valere la pena considerare l'elettrificazione, prevalentemente per problemi di gestione e di manutenzione.
Tuttavia non è affatto una priorità e dal punto del servizio aggiungerebbe ben poco, anzi non aggiungerebbe nulla se ci fosse materiale moderno invece delle 668.
Le cose da fare sulla Molteno sono innanzitutto un aumento degli incroci, in pratica basterebbe il ripristino del solo incorcio di Biassono per permettere agevolmente il servizio alla mezz'ora su Besana (S7), poi altre migliorie legate alla gestione del traffico, come ad esempio il telecomando degli scambi e la possibilità di entrata in contemporanea negli incroci.
Qualcosa si vedrà nei prossimi giorni con i treni che da questo luglio non verranno più licenziati dal capostazione ma dal capotreno con l'attivazione dei segnali bassi.
Se invece cominciamo dall'elettrificazione, che richiede notevoli investimenti e che comporta alcune difficoltà tecniche (sagoma nelle gallerie), non ci caviamo un ragno dal buco per chissà quanti anni.
Strano che proprio tu che fai
l'americano poni il problema dell'elettrificazione. negli USA infatti il diesel è la norma e l'elettrico l'eccezione nei soli casi in cui si giustifica pienamente.
Mi viene in mente la Trinity Railway di Dallas, che pur con le dovute differenze d'ambiente, mi ricorda in qualche modo la Molteno, anche in relazione alla sua quasi chiusura e alla sua resurrezione. Questa linea è diesel e nessuno lo trova strano, anche se il fortunato sistema LRT di Dallas, il DART, è ovviamente elttrico.