Mal d'Egitto

Abu Simbel

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blu profondo
view post Posted on 13/7/2006, 15:07




località sul nilo a sud di Assuan,nell'egitto meridionale,intorno al 1250 a.c.il faraone Ramesse fece costruire diversi templi, due particolarmente importanti. Uno dedicato alle divinità di RA, PTAH, AMMONE, è profondo 55mt e è formato da una serie di ambientiche conducono al santuario. Due volte all'anno i raggi del sole penetrano a inluminare le statue che si trovano in fondo al santuario, le statue rappresentano le tre divinità più Ramesse divinizzato, l'unica statua che non viene inluminata è quella ptah. Sulla facciata esterna si ergono 4 statue alte oltre 20mt che rappresentano Ramesse deificato.

Attached Image: InternoSimbel.jpg

InternoSimbel.jpg

 
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blu profondo
view post Posted on 15/7/2006, 15:40




quello è l'interno del tempio e questo è l'esternoimage
 
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blu profondo
view post Posted on 17/7/2006, 22:56




questa invece è una foto del fondo del tempio con i tre dei più ramses mi scuso per la qualità scadente dell'immagine ma non si può adoprare il flash al'interno del tempioimage
 
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falak
view post Posted on 6/1/2008, 16:06




image
Alcuni pezzi dei tempi di Abu Simbel, ricomposti alla perfezione a pochi metri dal punto di origine.

Abu Simbel: le cicatrici della storia

di Gabriel Tibaldi

Un solo inizio e una sola fine. In mezzo, né più, né meno, una vita solamente. Non si può nascere due volte, perchè il mito dell’araba fenice è appunto tale: una leggenda che rincuora chi vorrebbe vivere più volte. Ma non può. E questo vale per gli uomini e gli animali. E pure gli oggetti. Tranne uno.

Il tempio di Abu Simbel, spettacolare e avvincente, infatti, è nato non una, non due, ma ben tre volte. E quale tra queste nascite sia la più affascinante, rimane un piacevole mistero su cui spendere parole.

La prima volta che vede la luce è nel XIII secolo a.C., grazie al faraone Ramesse II, il quale, stravagante e di animo pomposo, voleva consacrare un tempio per lui e uno per sua moglie.

E li farà erigere, mastodontici, proprio là, nell’estremo Sud egiziano, in quella città di Abu Simbel, oggi meta di turismo di massa. Nonostante sia estremamente disagevole il tragitto che conduce alla città.

Il viaggio, che deve avvenire attraversando una buona fetta di deserto, dura circa due ore e mezza. Snervante, perché severe norme antiterrorismo vietano a chiunque di recarsi ad Abu Simbel in solitaria.

Bisogna formare convogli fatti di autobus, taxi e auto private, per stare tutti insieme e per essere scortati da agenti di polizia. E l’attesa di altri mezzi sufficienti a creare un convoglio che giustifichi la partenza, può durare ore.

Addirittura può capitare di sentirsi dire, magari dopo quattro ore di attesa, che oggi non si parte.

Con quella costruzione immensa, il processo di divinizzazione di Ramesse II e della moglie Nefertari poteva dirsi concluso.

Poi passeranno i secoli, verranno tempi in cui la storia prenderà direzioni diverse rispetto all’Egitto. Lunghi anni in cui di faraoni si parlerà solo sui libri. E, anche il tempio di Abu Simbel verrà abbandonato alla sabbia.

La quale, quando le si lasciano secoli di tempo, lavora di fino. E, infatti, il colossale tempio abbandonerà inesorabilmente la luce. Sommerso da tonnellate di finissima e crudele sabbia.

E abbandonare la luce, significa morire.

Fino a quando, il 22 marzo 1813, Johann Ludwig, svizzero di nascita, noterà due enormi fette di teste sbucare dalla sabbia. Ma fu soltanto il nostro connazionale, Giambattista Belzoni, che compirà il miracolo. Ridare vita a un oggetto caduto nel buio.

Scavi sistematici, guidati proprio da Belzoni, riporteranno alla luce questi templi, i quali, diverranno molto presto, i più famosi d’Egitto.

Una seconda vita fatta di turisti meravigliati, che si sostituisce a una prima composta di sudditi devoti.

Fino al giorno in cui il progresso si fa oltremodo minaccioso. Anche per loro, anche per i templi rupestri di Abu Simbel.

Nel 1960, infatti, iniziano i lavori per la, oggi famosissima, Diga Alta di Assuan. Il bisonte di cemento armato, una volta terminato, avrebbe però minacciato i templi, costruiti quando ancora il lago Nasser, artificiale, ovviamente non esisteva.

La diga, creando un gigantesco bacino d’acqua, avrebbe sommerso i templi, costruiti in una zona fattasi tremendamente pericolosa.

Quindi, con il sostanziale appoggio dell’Unesco, si decide per un intervento. Incredibile e spettacolare. Ma anche di quelli che, fatti all’ultimo minuto, danno poche speranza al paziente.

Il complesso sembrava spacciato.

Fatto a pezzi, in più di mille per la precisione, del peso di 15 tonnellate circa l’uno, il tempio smette di essere.

Iniezioni di resina, movimenti pericolosissimi di gru e speciali impasti di malta e sabbia del deserto, permetteranno di riassemblare il tutto pochi metri più in alto. Laddove le acque non facevano paura.

Il delicato e pesantissimo intervento vedrà impegnati 2000 uomini che giorno e notte lavoreranno alacremente per ridare vita ai templi sminuzzati.

Se fossimo capitati ad Abu Simbel tra il 1960 e il 1964, avremmo visto centinaia di enormi blocchi, numerati e stesi a terra come se si trattasse di un difficilissimo puzzle storico.

Bisogna ringraziare l’Unesco e quelle 2000 persone se, oggi, il complesso di Abu Simbel vive ancora. Spostato di pochi, decisivi ed estenuanti metri rispetto alla posizione originale.

Il tutto è stato riprodotto fedelmente. Alla perfezione, sono stati ristabiliti persino i millimetrici giochi di luce e stelle che agli antichi egizi tanto piacevano.

I templi hanno solo qualche piccolo e innocuo postumo dell’operazione. Osservandoli non sarà difficile notare alcune linee di demarcazione, laddove sono stati incisi e riassemblati i blocchi.

Le cicatrici della storia.

sabato 5 gennaio 2008

ilreporter






 
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Mohamedina
view post Posted on 24/9/2008, 15:04





Abu Simbel: il Faraone guarda il nuovo lago


Ad Abu Simbel il Nilo si dilata in un lago e qui terminano le romantiche crociere nella terra dei Faraoni. Il suo viaggio nella storia ha subìto la prepotenza della tecnologia moderna. La costruzione della diga, affidata da Nasser all'Ex Unione Sovietica, ha cambiato lo scenario e ha messo fine alle periodiche inondazioni fornendo all'Egitto enormi quantità di energie.

Il bacino artificiale, lungo 500 chilometri e largo 10, ha risolto molti problemi del paese e ne ha creati altri: la diminuita fertilità delle terre coltivate, che non sono più nutrite dal limo, e il cambiamento del clima, con effetti che già provocano allarmi e mutazioni a catena.
Intitolato a Nasser, il lago ha aperto un caso archeologico di eco mondiale. I due templi dove le ciclopiche statue del Faraone Ramsete II e della sua sposa preferita, Nefertari, montavano la guardia ai confini dell'impero, sarebbero stati inghiottiti dalle acque. Per salvarli sono stati tagliati in oltre mille blocchi di 30 tonnellate ciascuno e rimontati 64 metri più in alto, sulla scogliera. I lavori, finanziati da tutto il mondo, sono durati dal 1964 al 1969 e vi ha partecipato anche un'impresa italiana.

Siamo in Nubia. Il Sudan è vicino.
Il re-dio continua a dominare le acque del Nilo che avrebbero dovuto sommergerlo. La tecnologia lo ha obbligato a trasferirsi, ma lo ha sottratto al sacrificio che proprio la tecnologia gli stava imponendo.
Il lago ha l'incanto di un miraggio.

Sorvoliamolo con l'aereo. Il contrasto fra l'allucinazione delle pietre e della sabbia e la concreta sicurezza irradiata dalla distesa d'acqua immobile nel Tropico rimarrà l'immagine più favolosa di una crociera sul Nilo dei Faraoni. Poi, atterrati ad Assuan, potremo continuare con un albergo-battello fino a Luxor, trecento chilometri a nord. La Valle dei Re ci attende.

 
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Mohamedina
view post Posted on 29/1/2009, 15:24




Abu Simbel
Un evento unico a Abu Simbel


Il festival di Abu Simbel che si tiene in febbraio cosituisce un periodo formidabile per chiunque visiti il sito, avendo nella stessa occasione la fortuna di ammirare lo straordinario sorgere del sole sul tempio.
Abu Simbel è uno splendido tempio eretto secondo un rigido orientament Est-Ovest, in modo che i raggi del sole attraversino all'alba due volte all'anno, il 22 ottobre e il 22 febbraio, i 60 metri del santuario fino a raggiungere e illuminare le statue di Amon, Ramsete II e Ra Horakhty.
Questo fenomeno è noto come "la perpendicolare del sole su Abu Simbel". Esso dura circa 20 minuti. Al di fuori del tempio, la magia durerà per il tempo di una manifestazione musicale ed un'esposizione.
Il fenomeno, esclusivo di questo tempio, mostra la creatività architettonica degli architetti dell'antico Egitto che volevano così evidenziare e garantire il rapporto fra il tempio ed il sole.


Sito ufficiale del turismo Egiziano
 
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Minea 313
view post Posted on 29/3/2009, 14:12




Alcune immagini scattate ad Abu Simbel:

























 
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O t t a
view post Posted on 25/8/2010, 18:04




Nefertari -''L'amore che ho per te..''



30 gennaio 2010

Questo è un pezzo preso da un documentario del ''Filo di Arianna'' condotto da Lorenza Foschini, contiene una poesia bellissima che può essere riassunta in una frase detta dalla stessa Foschini..''il legame d'amore ha il valore di una promessa eterna''.

''L'amore che ho per te è diffuso nel mio corpo come il sale si scioglie nell'acqua,
come il frutto della mandragola si impregna di profumo,
come l'acqua si mescola al vino!
Io sono la tua amata, la prima (l'unica),
sono tua come il pezzo di terreno che ho seminato di fiori per te,
il mio corpo è felice, è in gioia il mio cuore per il nostro camminare insieme,
è dolce come mosto udir la tua voce,
vivo quando la odo,
se ti vedo è meglio ogni sguardo per me che mangiare e che bere!''
 
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STERMINATOR VESEVO
view post Posted on 6/10/2010, 18:49




Sarò, senza averlo programmato prima, ad Abu Simbel il 22 ottobre, uno dei due giorni all'anno in cui il sole entra fin dentro il tempio "illuminando" le statue degli dei nel sacrario. Qualcuno sa qualcosa in più di questa festa?
 
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Minea 313
view post Posted on 6/10/2010, 22:03




Se ne fa accenno in questo post, dentro questo stesso topic, probabilmente sia a febbraio che a ottobre si fanno le stesse celebrazioni, ma non so in cosa consistano esattamente.

Ho letto in giro che dopo la visione spettacolare dell'evento, al di fuori del tempio si organizzano manifestazioni fieristiche, e che i visitatori possono godere di cibo e spettacoli musicali.Non ci sono altre informazioni al riguardo.
 
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STERMINATOR VESEVO
view post Posted on 7/10/2010, 21:58




Ok, se la guida mi concederà di intrattenerci per questa festa, poi vi dirò di che si tratta!
 
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STERMINATOR VESEVO
view post Posted on 31/10/2010, 22:35




Non ho partecipato a questo evento. La guida che ci accompagnava ce l'ha fortemente sconsigliato per la troppa folla radunata quel giorno all'alba. Invece siamo stati nella stessa giornata con il convoglio in partenza alle 11. Fortunatamente il clima alle 14 era gradevolissimo ed abbiamo visitato con calma e pochissima gente il tempio, ne è valsa la pena fare il lungo viaggio da Aswan!
 
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Minea 313
view post Posted on 1/11/2010, 19:44




Immaginavo che doveva esserci un bel pò di confusione durante l'evento, infatti io personalmente anche potendo non mi sarei fermata... ^_^
Intanto grazie per averci fatto sapere, e vedo che di Abu Simbel te ne sei innamorato...(visto il tuo avatar nuovo!)
E un posto spettacolare e merita veramente andarci!


 
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STERMINATOR VESEVO
view post Posted on 2/11/2010, 18:47




Effettivamente si tratta di uno dei templi più belli dell'Egitto (a parere mio a pari merito con quello di Luxor) ma era talmente perfetto che aveva un non so che di artificiale. Immagino che durante lo spostamento lo avranno restaurato..., troppo "lindo e pinto"!
 
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Minea 313
view post Posted on 2/11/2010, 19:33




CITAZIONE (STERMINATOR VESEVO @ 2/11/2010, 18:47) 
... ma era talmente perfetto che aveva un non so che di artificiale. Immagino che durante lo spostamento lo avranno restaurato..., troppo "lindo e pinto"!

Tieni conto che il tempio di Abu Simbel anni dopo la sua costruzione fu gravemente danneggiato da un terremoto, che lesionò e sgretolò pilastri e statue, compresa tutta la parte superiore di uno dei colossi della facciata.
La maggior parte dei danni fu riparata, ma nulla gli architetti reali poterono fare per l'enorme statua, i cui pezzi furono lasciati sul posto, dove il sisma li aveva fatti cadere. L'edificio fu completamente abbandonato diversi secoli dopo la morte di Ramses e la sabbia iniziò a seppellirlo, fino a lasciare scoperte solo testa e spalle delle grandi statue dell'ingresso.
Fu così che nel 1813 lo trovò lo studioso svizzero Burckhardt.
Restò inviolato ancora quattro anni, fino a quando l'italiano Belzoni, dopo mesi e mesi di lavoro, riuscì finalmente a farsi strada tra la sabbia e a rimettere piede, primo uomo dopo migliaia di anni, all'interno del santuario.
In altre parole, questo tempio inanzitutto restò seppellito nella sabbia per molti secoli, cioè fino al 1817.

Riguardo allo spostamento, fu fatto negli anni 60 dal momento che nel 1960 il presidente Nasser iniziò i lavori per la costruzione della grande diga di Assuan.
Da allora sono passati quasi 40 anni (ci vollero 5 anni per completare lo spostamento)...non saprei dire di preciso, ma non credo sia stato restaurato in quel periodo. Infatti anche il colosso danneggiato è stato lasciato nelle stesse condizioni in cui fu trovato da Belzoni.

Come curiosità, ti linko il topic Ritratti d'Egitto dove ci sono interessanti serigrafie del 1838/39, il primo post infatti riguarda proprio Abu Simbel, e si nota all'epoca quanto fosse visibile il tempio nonostante già stato scoperto almeno due decenni prima...come ben sai la sabbia ha conservato molto bene tanti reperti anche altrove in Egitto.

 
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20 replies since 13/7/2006, 15:07   1183 views
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