Cercando un altro Egitto(di Ambra Somaschini)I meravigliosi siti di Siwa, Bahariya, Farafra, Dakhla e Kharga che insieme ai luoghi della costa occidentale costituiscono un itinerario per “scoprire” un paese già conosciuto.Si chiamano Siwa, Bahariya, Farafra, Dakhla, Kharga.
Sono oasi trapuntate di palme con le dune che sfumano dal rosso all'ocra, dal giallo al bianco, al beige, fino all'amaranto, al rosso carminio, al marrone brillante. Insieme alla costa occidentale che va da Alessandria ad El Alamein e Marsa Matruh, alla Red Sea Riviera, e, verso sud,a El Quseir e Berenice, offrono un nuovo passaggio di lusso nell'altro Egitto e nel suo Western Desert, il meraviglioso deserto bianco. Notti stellate, silenzi profondi, dune, pietraie e formazioni calcariche.
La prima sosta è El Alamein, in arabo significa “ due bandiere”: ieri serviva per trasportare petrolio, oggi la Marina si affaccia su 11 chilometri di spiaggia con un porto turistico che ospita 500 barche, alberghi e villaggi.
Ci sono Sacrari che ricordano i caduti nelle battaglie del '42. Sulla stessa strada per la Libia c'è Marsa Matruh, raggiungibile in aereo- l'aeroporto è a sud della città- con fantastiche spiagge sabbiose e bianche e un tratto di laguna separato dal Mediterraneo da un cordone discontinuo di sabbie e rocce che si alternano a strapiombo sul mare. A est ci sono l'Andalusia Resort e la Rommels Bay ma la parte più bella è quella a ridosso del Beau Site Hotel con una lunga penisola raggiungibile in traghetto.
Il Grande Mare di Sabbia si apre verso l'interno, è una striscia di deserto sabbioso tra Egitto e Libia puntellata di oasi. Una strada unisce Marsa Matruh alle prime oasi, Siwa e Bahariya con le case fatte di fango e sale che con le piogge richiedono lunghi restauri.
Siwa è al confine del deserto libico ma è ancora egiziana, una terra ricca di acque – continuamente drenate ma anche sfruttate e imbottigliate come minerali – con datteri grandi e squisiti. E' l'estremo punto orientale dove si parla ancora la lingua berbera. La spa di questo spicchio di deserto è naturale e per questo affascinante: vasche di acqua sorgiva tiepide, sabbiature bollenti, fanghi terapeutici di terra e sale.
Ci sono anche i resti di un Tempio, quello dell'Oracolo dedicato al Dio Sole.
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I viaggi di RepubblicaLungo la spiaggia di el Alamein Edited by Minea 313 - 29/6/2009, 13:44